Gragnano, Periferie abbandonate, Mascolo: “Progetti enunciati e neanche presi in considerazione dal sindaco”
“A scadenza del secondo mandato Cimmino possiamo dire senza timore di essere smentiti che nulla è stato fatto per le periferie. Ci sono aree del paese completamente abbandonate e trascurate, mai menzionate in nessuna azione amministrativa. Tutti ricorderemo le passerelle durante la scorsa campagna elettorale, oltre le promesse fatte e non mantenute. Le nostre periferie hanno bisogno di ben altro”. Lo dichiara Patrizio Mascolo, conigliere di opposizione del Comune di Gragnano.
“Necessita, soprattutto la zona a confine con Castellammare di Stabia (e nella specie Madonna delle Grazie e Parco Imperiale) di un effettivo ed efficiente servizio di collegamento al centro cittadino che potrebbe ben realizzarsi anche attraverso un diverso uso della tratta ferroviaria dismessa. Allo stesso modo le zone periferiche collinari implorano da anni un minimo di collegamento con il centro, essendo ad oggi completamente isolate. Cosa, quest’ultima, che potrebbe trovare realizzazione attraverso la previsione di una mobilità interna garantita dai taxi locali. Difetta anche la benché minima cura e manutenzione delle stesse aree (con molte strade ridotte a colabrodo), è mancata la previsione e, quindi, la realizzazione di centri ricreativi e di aggregazione. Avevo proposto in questi anni diverse soluzioni tese ad assicurare la costante e massima attenzione alle zone periferiche cittadine come, tra le altre, l’istituzione del Vigile di quartiere, la previsione dell’ Assessore alle periferie, il potenziamento dell’ufficio comunale dislocato, la realizzazione di una villetta con giochi per bambini, la pulizia periodica delle caditoie, ed ancora marciapiedi, parcheggi, polo delle associazioni, un reale recupero dei borghi o, ancora, la previsione di consigli tematici itineranti. Sono rimasto inascoltato e nulla di quanto proposto all’attuale maggioranza è stato quantomeno oggetto di discussione e verifica. Ritorneranno nuovamente a promettere quanto non sono stati in grado di realizzare e, questa volta, saranno molto meno credibili del passato”.