Gravemente ferito per non avere ceduto piazza spaccio, 6 misure cautelari

Questa mattina, il personale della Squadra Mobile della Questura di Napoli ha eseguito un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti dell’indagato CUOMO Antonio, nato a Napoli il cl.1969, ritenuto gravemente indiziato di aver tentato di uccidere VATIERO Giuseppe, attingendolo con colpi di arma da fuoco al cranio e alla spalla, fatto occorso il 7.10.2016; la vittima, pur sopravvivendo, rimaneva gravemente ed irrimediabilmente menomata.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, hanno permesso di ricostruire le dinamiche di contrapposizione tra il clan CALDARELLI, radicato nel rione urbano delle “Case Nuove” ed alleato al pericoloso clan MAZZARELLA, ed il clan RINALDI, radicato in San Giovanni a Teduccio e proteso ad espandersi nella predetta area territoriale, agendo sotto l’influenza dello storico cartello della criminalità organizzata denominato Alleanza di Secondigliano.

Le investigazioni della Squadra Mobile di Napoli, coordinate dalla D.D.A. di Napoli, hanno consentito, altresì, di ricostruire l’esistenza e l’operatività nell’area territoriale delle Case Nuove, zona popolare del quartiere Mercato, nel centro storico di Napoli, di un gruppo organizzato dedito all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento cautelare, invero, dispone la custodia in carcere anche per gli indagati RINALDI Giuseppe, nato a Napoli il cl.1987, PAPI Elio, nato a Napoli cl.1988, e BRUNO Giovanni, nato a Mugnano di Napoli il cl.1991; nonché gli arresti domiciliari per l’indagato D’ANGELI Giuseppe, nato a Napoli il cl.1994, e il divieto di dimora nella provincia partenopea a carico dell’indagata CAMPANILE Anna, nata a Napoli il cl.1953.

Redazione

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