Lusciano. Caso Mariniello, IV: “Ci sia trasparenza sulla questione: pronti a rivolgerci al Prefetto”
“Italia Viva ritiene importanti sia i cittadini che il territorio; la casa comunale, che è di tutti i cittadini, non deve essere un bunker dove si pratica il “do ut des”, ma una casa di vetro, aperta a tutti, al servizio di tutta la comunità luscianese”. Lo dichiara renziano Luciano Dell’Aversano Orabona, referente cittadino di Italia Viva.
“In questo ultimo decennio, l’amministrazione si è preoccupata solo della semplice ordinaria gestione della cosa pubblica. Sono scomparsi la conoscenza, da parte dei cittadini, e la competenza degli amministratori. Purtroppo non c’è più attività politica ma solo un’organizzazione che opera per spartirsi incarichi e poltrone, mettendo di fatto, in pericolo il futuro dei nostri figli. Considerando il silenzio del primo cittadino, Nicola Esposito, “irresponsabile”, chiediamo alla presidente del consiglio Cristina Grimaldi, nonché, agli “innominabili” capigruppo di maggiorana e minoranza che venga istituita “ad horas” una commissione di inchiesta sulle eventuali responsabilità connesse alle dichiarazioni dell’ex assessore alle finanze Luciano Mariniello. Una richiesta squisitamente politica, perché Mariniello, da ex assessore alle finanze, ha affermato che c’è stata una inadempienza “legale” da parte del dirigente dei lavori pubblici che ha indotto in errore la maggioranza. L’ufficio tecnico comunale non ha comunicato dei lavori, in somma urgenza, per circa 50mila euro, eseguiti nei mesi di luglio e agosto. Tale somma non è stata portata alla ratifica del consiglio comunale del 30 novembre, relativo al riequilibrio di bilancio. In quella occasione, il consigliere d’opposizione Filippo Ciocio annunciava un “falso in bilancio”, ma non procedeva oltre. Noi di Italia Viva, prendiamo le distanza da questo modo di agire. Siamo per una politica che si adopera nell’interesse della collettività in maniera chiara è decisa, in modo costruttivo, ma non rissosa. Pertanto, non avendo rappresentanti tra i banchi del consiglio comunale, chiediamo un’azione di rigore onde evitare di rivolgerci al Prefetto”.