Uniti per Cesa: “Se serve a risolvere i problemi, osserveremo anche noi il regolamento dei riflettori”

“C’è sempre da imparare nella vita. Dopo diverse interrogazioni ed istanze indirizzate al Sindaco ed ai suoi assessori, abbiamo capito che è più efficace mettere da parte il regolamento comunale ed osservare quello non scritto “dei riflettori”. Stiamo seriamente valutando anche noi l’opportunità di affidarci a Rino Genovese e alla sua troupe per segnalare i problemi del nostro paese”. Lo dichiara il movimento politico Uniti per Cesa rappresentato in consiglio comunale da Ernesto Ferrante, Amelia Bortone, Carmine Alma e Paola Verde.

“Quella del ponte che collega Cesa e Sant’Antimo, è una questione aperta da ormai troppi anni. Le sue condizioni mettono seriamente in pericolo i tanti cittadini che vi transitano con i propri veicoli, i pedoni e i residenti della zona. Questi ultimi, oltre che con le forti vibrazioni dovute al passaggio di auto e camion sul manto stradale dissestato, devono fare i conti quotidianamente con il rischio di trovarsi macchine e conducenti in casa. Per essere rispettosi del nuovo regolamento, inviteremo gli inviati di turno a farsi un giro per alcune strade del paese (Via Berlinguer, Via Filippo Turati, via Matteotti…) che versano in uno stato pietoso. Un trattamento speciale meriterebbe via “Fratelli Cervi”, una strada adatta al “Camel Trophy”. Dovete sapere, cari concittadini, che con la determina n° 199 del 25/03/2020 è stata rettificata quella di aggiudicazione definitiva n°89 del 07/02/2020 in favore della ditta Arca, contrattualizzata il 18/08/2020 per l’importo di 1.352.197,62 €. Tale ditta, il 25/11/2020 ha ricevuto un acconto (la legge lo prevede) del 10% pari a 201.072,71 €. Infine, il Comune ha liquidato con determina n°74 del 20/01/2021 in favore dell’ASMEL (società consortile) la somma di 8.540,00 €. Ora in virtù di tutto questo e degli esborsi di soldi pubblici già fatti, è normale il disagio che stanno vivendo tante famiglie? Invitiamo l’assessore Villano ad adoperarsi, battendo un colpo. Un altro argomento meritevole di microfono e riflettori è la Scuola. L’uso della maiuscola è voluto, per rispetto del lavoro che ogni giorno svolge con professionalità, amore e diligenza il personale, docente e non. Ne approfittiamo per chiedere all’assessore alla Pubblica Istruzione e agli altri componenti della maggioranza, se sono previste azioni di supporto, anche televisivo, a favore della Scuola pubblica di Cesa. Ferma restando la libertà individuale di ciascun genitore di iscrivere i figli dove ritiene più opportuno, riteniamo che per gli amministratori sia un segnale importante credere nell’offerta formativa cesana, affidando l’istruzione dei propri figli a chi da anni, sul campo, ha dimostrato capacità e competenza. In un momento così delicato come quello attuale, c’è ancor più bisogno di supporto e vicinanza ad un’istituzione basilare per la crescita di una comunità. Credere nella Scuola di Cesa, significa investire sul futuro di un paese che non può né deve trasformarsi in un triste e grigio dormitorio”.

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Redazione

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