Aversa. 118 demedicalizzati, botta e risposta tra LPCS e Cannavale
“Purtroppo constatiamo una costante, spasmodica e scomposta ricerca di visibilità sui media da parte di un esponente cittadino di FdI. Il Sindaco Golia ha già prontamente incontrato una delegazione del 118, chiedendo subito un incontro urgente ai vertici della Asl Caserta per affrontare la questione delle ambulanze demedicalizzate, problema che la pandemia ha ulteriormente amplificato. Sarebbe opportuno prima informarsi e fare del fact-cheking, questo elemento oramai sempre più dimenticato. Alla visibilità fine a se stessa risponderemo sempre con il lavoro concreto per risolvere i tanti problemi del territorio”. E la replica del Gruppo Consiliare La Politica che Serve.
Non è tardata ad arriva la risposta di Pino Cannavale, esponente di FdI: “Carissimi de La Politica che Serve, vi posso garantire, che io, di visibilità ne ho molta di più di quella che voi immaginate. La mia visibilità è naturale, perché io sono sempre stato dalla parte della gente e non sono mai stato al servizio di nessuno, sono sempre stato di destra e ne vado fiero. Sono orgoglioso di essere quello che sono sempre stato e fortunatamente mi conoscono tutti e sanno chi sono. Adesso leggo, che persone che neanche conosco, parlano di me, persone che nonostante sono di Aversa, nessuno li conosce e per dare l’impressione che fanno qualcosa, danno i numeri. La colpa di quello che succede ad Aversa è solo degli Aversani, che hanno creduto che un branco di incapaci, poteva cambiare la città. Fortunatamente oggi i cittadini si stanno rendendo conto che questa gente oltre ai selfie e qualche inaugurazione, che annunciava nuovi servizi alla popolazione, servizi che non sono mai partiti, sono risultati il nulla. Per questi motivi, chi stava con La Politica che Serve è scappato a gambe levate, per non fare figure squallide. Purtroppo la vostra incapacità, la vostra arroganza e il vostro voler far credere che siete quelli del saper fare, hanno finito di rendervi ancora più ridicoli, di quello che eravate”.