Aversa. Oliva contro l’assessore Melillo: “Da non eletta crede di essere il Commissario alla Cultura!”
“Nonostante i numerosi appelli ed inviti, sia del sottoscritto che di altri componenti della commissione, tra cui cito il presidente Paolo Santulli, ignora la commissione consiliare portando in giunta una proposta di delibera, senza nemmeno un minimo confronto nelle commissione fatta, ricordo a lei, di eletti! Ignora evidentemente che i consiglieri comunali rappresentano i cittadini!”. Così il consigliere comunale di minoranza in quota FdI nonché componente della commissione cultura Alfonso Oliva.
“L’anno scorso, prima della pandemia, alcune settimane prima del Natale 2019, l’assessore Melillo, se ne volò in Kenya per una lunghissima vacanza, ignorando gli eventi natalizi. È già stata sfiduciata proprio da parte della Commissione Consiliare e degli stessi componenti della maggioranza che siedono in essa. E anche ultimamente quando abbiamo segnalato direttamente a Sua Eccellenza il Prefetto la totale mancanza di rispetto da parte del componente della giunta alla commissione consiliare affine alle sue deleghe. Ma tutto ciò a quanto pare non è servito a nulla, poiché l’assessore Melillo continua ad andare in Giunta con proposte di delibera, senza alcun passaggio in Commissione. Nella delibera attuale si parla dell’anno di fondazione della Città di Aversa. Ebbene non voglio certamente entrare nella questione storica che ha visto protagonisti diversi appassionati locali, circa la fondazione se sia 1022, come deciso da una delibera dell’Amministrazione Sagliocco, o 1030. Ma l’assessore traccia, per grandi linee, anche se trattasi di una delibera senza alcun appoggio economico e finanziamento, il percorso che dovrà farsi da qui al 1030, data decisa dalla Giunta Golia per i festeggiamenti del Millennio della nostra amata città. Senza quindi aver interloquito con la commissione, né tantomeno aver avuto un confronto pubblico con le associazione locali, gli storici (tra l’altro c’è anche qualche docente universitario di Storia nostro illustre concittadino) e gli appassionati e tutti coloro che operano da anni per il cosiddetto “volontariato culturale'”
“Ricordo inoltre che già da oltre sei anni si svolgeva la preparazione al Millennio, con le Scuole coordinate dall’Associazione Aversa Turismo, ed il tutto doveva realizzarsi l’anno prossimo. Gioco forza la pandemia ha bloccato tutto ma credo come sempre che in politica, e ancor di più nella Cultura, debba esserci sempre dialogo tra le parti ed anche il rispetto dei ruoli istituzionali. Il confronto fa crescere ed arricchisce. Invece l’assessore è andata in giunta ancora una volta da sola, senza nessun passaggio, senza nessun confronto, fornendoci la sua ricetta, con un percorso che inizierà l’anno prossimo e ci porterà fino al 1030. Ora, e ribadisco, pur non volendo entrare nel merito storico, quello che mi preme sottolineare è che una scelta così importante, non va compiuta in solitaria, ma con i passaggi istituzionali dovuti, perché noi della commissione le avremmo sicuramente fatto notare che il coinvolgimento delle associazioni doveva avvenire a monte della delibera, per la quale sicuramente c’erano i tempi, magari invitando anche tutti i soggetti e in particolare le associazioni interessate, e non in un secondo momento, cogliendo così eventuali suggerimenti. Questo perché ritengo che il millennio sia una tappa fondamentale per la nostra città, ricca di arte e cultura, che debba avere le basi del più ampio coinvolgimento. In poche parole il Millennio non è la festa dell’assessore pro tempore, o di una parte politica! Il Millennio e di tutti noi, soprattutto di coloro che amano Aversa!”.
Anche sulla gestione del Palazzo Rebursa, l’ex assessore alla Cultura Alfonso Oliva è critico nei confronti della Melillo: “Quando l’amministrazione precedente (guidata da Enrico De Cristofaro, ndr.) ha dato il via ai lavori, tramite l’operato della speculare commissione cultura, individuammo l’immobile come fulcro dell’Insula cimarosiana. A Palazzo Rebursa si potrebbe così concludere l’itinerario che partendo dalla Chiesa della Trinità, dove fu battezzato il celebre musicista aversano Domenico Cimarosa, passa per il teatro e per la casa che gli diede i natali. Per fare questo, all’epoca, abbiamo voluto ed ottenuto l’ok per l’apertura dell’ingresso su Piazza Principe Amedeo. Come assessore alla legalità proposi anche di destinare uno spazio alla costituenda associazione della Polizia di Stato. Mi auguro sempre che queste iniziative vengano portate in Commissione Cultura affinché si possa dare l’indirizzo politico alla destinazione del ritrovato Palazzo Rebursa. In questi mesi in cui si è molto discusso del funzionamento delle commissioni consiliari – anche in merito a possibili difficoltà dovute allo squilibrio per le composizioni – ci chiediamo quindi come sia stata affrontata la questione della rifunzionalizzazione di Palazzo Rebursa in Commissione Cultura. Questa articolazione del Consiglio Comunale è sistematicamente scavalcata dall’Assessore tecnico. È una contraddizione in termini: un tecnico nominato che non ascolta i politici eletti dai cittadini”.