Casaluce. Bene confiscato alla camorra, Agire: “Deve essere anima del territorio: intitolarlo al sindaco pescatore Vassallo”
“Il fallimento di un progetto legato all’uso sociale di un bene confiscato alla camorra è il fallimento di un’intera comunità. I beni confiscati hanno un forte valore simbolico perchè rappresentano la vittoria dello Stato sulla barbarie criminale e non si possono consentire errori o negligenza”. Così il movimento politico civico Agire, guidato dall’ex consigliere comunale Francesco Luongo, commenta l’annullamento della determina comunale (‘per un disinteresse alla prosecuzione della concessione affidata da parte dell’ATI’) sul bene confiscato alla camorra di via Martin Luther King prevedeva interventi edili e poi la realizzazione di un centro diurno.
Il bene, qualche anno fa, finì sotto i riflettori quando si ipotizzò la sua trasformazione in un centro di accoglienza per immigrati. Alcuni cittadini scesero in piazza con una protesta, finita sulle cronache regionali e nazionali anche per la presenza di militanti di Forza Nuova.
“Ai cittadini deve essere restituito ciò che è stato tolto loro indebitamente e per riportare al centro il valore del bene confiscato, ‘Agire’ ha le idee chiare: dare il via, sull’esempio delle best practices della provincia di Caserta e sul modello della vicina città di Aversa, ad un percorso di ‘coprogettazione’ che metta insieme istituzioni ed associazioni nella scelta della migliore destinazione possibile. Un bene confiscato deve essere l’anima di un territorio, un baluardo di legalità in grado di aggregare e costruire concrete occasioni di rinascita. Come ‘Agire’ ci faremo promotori di tutti gli strumenti di partecipazione collettiva per rendere ‘vivo’ il bene confiscato e la nostra proposta di intitolarlo alla memoria del Sindaco pescatore Angelo Vassallo, sottolineando così il valore dell’impegno e della ricerca del bene comune che accompagnerà ogni scelta”.
