Chiuse sale operatorie all’ospedale di Caserta, Zinzi: “Pazienti non possono essere penalizzati”
“Permettere a pazienti considerati urgenti di ricoverarsi, ma nello stesso tempo privarli della possibilità di essere sottoposti ad un eventuale necessario intervento chirurgico è un controsenso che fa male ai pazienti stessi e si ripercuote sui livelli di assistenza. La gestione della pandemia non può rischiare di disincentivare il diritto alle cure”. Così Gianpiero Zinzi, capogruppo Lega e componente Commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania, che ha presentato un’interrogazione avente ad oggetto “Chiarimenti urgenti circa la riorganizzazione delle attività in seno all’AORN di Caserta”.
Da oggi ben 5 delle 6 sale chirurgiche dedicate agli interventi “di elezione” e una delle due sale dedicate al day surgery presso l’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta sono chiuse. Lo ha disposto il Direttore generale con una nota, nell’ambito della riorganizzazione delle attività previste per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Una chiusura dovuta probabilmente anche alla mancanza di personale sanitario.
“L’ennesimo grido d’allarme lanciato dagli specialisti qualche giorno fa – spiega Zinzi – conferma che la riorganizzazione dell’offerta sanitaria per fronteggiare la pandemia sta determinando ripercussioni anche nelle cure di patologie diverse da quelle collegate al Coronavirus. Non possiamo permetterlo, per questo ho chiesto un intervento urgente e straordinario sulla dotazione organica dell’AORN “S. Anna e S. Sebastiano” di Caserta e la revoca ad horas della nota del Direttore Generale che priva di indispensabili interventi chirurgici, anche urgenti, una larga fetta di cittadini campani”.