Controlli e sequestri della Forestale nel Salernitano

Militari dipendenti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Salerno, in collaborazione con personale dell’I.C.Q.R.F. di Napoli (area Salerno) e personale medico veterinario dell’ASL di Salerno, hanno effettuato un controllo in ordine alla normativa sui mangimi ed alla loro tracciabilità presso un’azienda di trasporti sita in agro del comune di Sicignano degli Alburni (SA).

Giunti sul posto, gli operatori hanno rilevato che in un seminterrato erano stoccate diverse tonnellate di svariate tipologie di mangimi, alcuni sigillati all’origine, altri depositati alla rinfusa sul pavimento ed altri ancora all’interno di “Big Bags” sfusi e senza alcuna etichettatura. Inoltre non era stata presa la minima precauzione igienica per proteggere i prodotti da muffe, polvere o altri tipi di contaminazioni. Si è, pertanto, passati al vaglio della relativa documentazione amministrativa inerenti i mangimi rinvenuti e da un’accurata analisi di quest’ultima si è constatata la mancata comunicazione all’autorità competente per la registrazione dei prodotti ed il mancato rispetto di requisiti generali prescritti dal regolamento UE in quanto i locali non erano puliti, risultavano non eseguiti programmi di controllo dei parassiti, assente la predisposizione delle procedure di autocontrollo e carente la tracciabilità dei mangimi.

Alla luce di quanto emerso durante il controllo si è provveduto a mettere sotto sequestro circa 36 tonnellate di mangimi e ad elevare sanzione amministrativa per un importo di 7.500 euro.

I militari della Stazione di San Cipriano Picentino durante un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione di condotte in danno all’ambiente e agli animali, hanno effettuato un controllo in località “Lago Trasimeno” del comune di Pontecagnano Faiano (SA) in un terreno adibito a scuderia e campo di allenamento per cavalli da corsa.

All’atto dell’accesso i militari hanno immediatamente rinvenuto diversi cumuli di stallatico costituiti da paglia e letame equino depositati in maniera incontrollata, sul suolo nudo e senza alcun tipo di copertura. Essendo esposti alle intemperie, i cumuli costituivano un serio pericolo di infiltrazione nel suolo e nel sottosuolo, viste anche le copiose piogge dei giorni precedenti. E in effetti alcuni cumuli avevano, nelle loro vicinanze, iniziato a formare delle vistose pozze di liquido scuro verosimilmente dovute al percolato che aveva iniziato a formarsi.

Nel corso del controllo è risultata l’assenza di idonea documentazione attestante la corretta gestione dei rifiuti e della loro tracciabilità. Alla luce di quanto emerso nel corso del controllo e data l’alta pericolosità per l’ambiente dei rifiuti rinvenuti, si è provveduto a porre sotto sequestro l’area interessata (di circa 300 mq) e lo stallatico su di essa presente per un quantitativo di circa 400 mc. Deferiti all’A.G. i due affittuari del terreno.

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Redazione

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