Federcepicostruzioni propone commissario straordinario per uso dei fondi destinati all’edilizia scolastica
Un commissario straordinario per accelerare le procedure di spesa dei fondi staziati, ma non ancora utilizzati, per l’adeguamento strutturale degli edifici scolastici, per la realizzazione di nuove scuole innovative e sicure dal punto di vista sismico e idrogeologico. È la proposta del presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, dopo l’ennesimo monitoraggio – realizzato da Legambiente – che evidenzia un quadro di estrema problematicità.
“Questo periodo di lockdown e di ricorso alla DAD – commenta il presidente Lombardi – avrebbe potuto e dovuto rappresentare l’occasione per investire su un programma di riqualificazione degli edifici scolastici, accelerando e portando a termine i progetti già approvati e finanziati, e magari attivando ulteriori interventi di riqualificazione o addirittura rottamazione delle scuole che insistono su territori a rischio sismico o idrogeologico. Nulla di tutto questo è avvenuto, benché le risorse del Next Generation EU, individuino proprio nei giovani, nell’istruzione e nell’educazione, asset strategici fondamentali e priotari”.
Il presidente Lombardi denuncia ritardi ed inefficienze pesanti, con cui toccherà fare i conti al momento della ripresa delle attività didattiche in presenza: “In Italia il 42% delle scuole è stato costruito prima del 1971, e il 30% tra il 1971 e il 1983. Vale a dire che più di sette scuole su dieci, non sono strutturalmente in linea con le normative antisismiche pur insistendo su aree a rischio sismico elevato o moderato”.
Ad allarmare, come sempre, sono però anche gli iter procedurali e burocratici, che rendono ancor più preoccupante il quadro: “Le elaborazioni di Legambiente su dati GIES (Gestione Interventi Edilizia Scolastica) – commenta ancora il presidente Lombardi – evidenziano macroscopici ritardi al Sud, ancor più evidenti in Campania. Basti pensare innanzitutto che appena il 3,6% degli interventi necessari è stato finanziato: è il peggior dato nazionale, dopo la Valle d’Aosta. Non solo: dei 140 interventi finanziati tra il 2014 e il 2020, per 266 milioni di euro, appena il 9,3% si sono conclusi, e la durata media dei lavori è stata di 503 giorni, quasi il doppio della media nazionale. Bisogna intervenire per ridurre sensibilmente i tempi tra il materiale finanziamento dell’intervento e la conclusione dei lavori, eliminando anche le sacche della malapolitica e della burocrazia: basti pensare che, sempre tra il 2014 e il 2020, nei vari passaggi burocratici si sono persi quasi due miliardi di euro: i 3,3 miliardi stanziati, sono infatti diventati finanziamenti per 2,4 miliardi, ridottisi ulteriormente a 1,4 in termini di progetti concretamente avviati”.
“Abbiamo più volte contestato l’idea che si debba procedere con commissariamenti per accelerare le procedure burocratiche ed amministrative di questo Paese – conclude il presidente Lombardi -. Allo stato, tuttavia, non esiste altra strada per fronteggiare situazioni di particolare gravità, che tali rimarrebbero se affrantate con percorsi ed iter procedurali ordinari. Per questo rivendichiamo, come per le grandi opere ferme, un commissario straordinario per tutti gli interventi di adeguamento e realizzazione di edifici scolastici, che completi anche un rigoroso monitoraggio di tutti i programmi in essere e delle risorse utilizzabili a livello comunitario e nazionale”.