Reddito cittadinanza, Muscarà: “Centri per l’Impiego fermi in Campania”
“Il sistema di arruolamento dei percettori di reddito di cittadinanza in Campania, da parte dei Centri per l’Impiego, si sta rivelando assolutamente fallimentare. Nella nostra regione ci sono ben 369mila beneficiari di reddito, il più alto in Italia, eppure in due anni ne sono stati convocati meno del 50%. La giustificazione della pandemia come causa del rallentamento dell’iter di convocazione è assolutamente fuori luogo. Le procedure sarebbero dovute partire un anno prima, contestualmente all’adeguamento, mai partito, del sistema informatico dei centri per l’impiego, finanziato dal Governo con ben 11 milioni nell’ambito del patto per l’assunzione di 471 Navigator. Figure, queste ultime, che per pura ritorsione contro il governo Conte, De Luca ha assunto con sei mesi di ritardo rispetto alle altre regioni. Risultato, il sistema informatico è vecchio e lento e i Navigator, che hanno preso servizio con notevole ritardo, hanno incontrato più di una difficoltà per dialogare con Anpal e i Centri per l’Impiego a causa di software antidiluviani”. E quanto denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, a margine della seduta di question time in aula.
“Nella regione con uno dei più alti tassi di disoccupazione in Europa – sottolinea Muscarà – e il più elevato numero di percettori di reddito di cittadinanza, è doveroso approfittare degli strumenti messi a disposizione dal Governo. I campani hanno dimostrato con i fatti che non è di un sussidio di cui hanno bisogno, ma della dignità di un lavoro”.