Torre del Greco. Chiusa stazione EAV Sant’Antonio: insorge il Movimento Nazionale
“‘Un peccatore, penitenza maggiore!’. Questa espressione è di uso comune in Campania, quando a causa di un singolo a pagare le conseguenze sono un gruppo di persone o un’intera comunità. Esattamente ciò che è accaduto a Torre del Greco, dove la società che gestisce la Circumvesuviana, a causa dei continui atti vandalici, ha deciso di chiudere in maniera unilaterale la stazione di Sant’Antonio. Premesso che tali decisioni dovrebbero essere quantomeno condivise con le amministrazioni locali ma togliere da un giorno all’altro un servizio a migliaia di cittadini è assurdo e ingiustificabile”. Lo dichiara Ivano Manno, portavoce Sud Italia del Movimento Nazionale.
“EAV ha accampato la scusa per la stazione fosse priva di presenza fisica e quindi alla mercé dei balordi. Sarebbe stato più coerente installare videocamere di sorveglianza collegate alla più vicina Centrale delle forze di polizia, piuttosto che chiudere la stazione. Tagliare i costi di gestione e massimizzare i profitti – conclude Manno -, sta diventando uno sport nazionale: si continua a risparmiare sui servizi e chi ne paga le conseguenze sono sempre e soltanto i cittadini”.