Aversa. Rimpasto giunta Golia, Orabona: “La banda dei disonesti”
“La parola onestà si declina in cento modi e si presta a significati che attengono alla probità, al decoro, alla lealtà, alla trasparenza. In politica, poi, per onestà si intende, tra l’altro, la coerenza, la lealtà, il rispetto delle promesse fatte, degli impegni assunti, della parola data. Se si tengono presenti queste elementari accezioni, bisogna necessariamente convenire che questa sciagurata maggioranza che purtroppo governa Aversa è veramente lo specchio di una conclamata disonestà politica. Golia, infatti, per la sua sete di potere ha stretto alleanze, stipulato patti e alimentato opache connivenze con esponenti politici e consiglieri comunali che fino a pochi mesi fa aveva ferocemente demonizzati e combattuti e contro i quali aveva gridato la propria indignata ripulsa. E in questa sua strumentale crociata aveva proclamato la sua ferma convinzione, tant’è che l’aveva condotta al grido di ‘io ci credo’”. E’ il commento di Isidoro Orabona, Responsabile Regionale Seniores Forza Italia, sul rimpasto dell’esecutivo Golia.
“E’ innegabile, però, che Alfonso Golia, dopo avere cosparso di vinavil la sua poltrona di sindaco, ha vergognosamente calpestato le promesse fatte, gli impegni assunti e la parola data alla città. A tale suo squallido gioco si sono prestati consiglieri eletti in liste a lui avverse e addirittura candidati sindaci che gli si erano frontalmente opposti. Indecorosi e sospetti salti di liste e di schieramenti, interessate transumanze e plateali e “lucrosi” tradimenti sono quindi diventati il manifesto e lo stigma della “politica” mercenaria, predatoria e “imbrogliona” di questa amministrazione. Insomma, parafrasando il titolo di un famoso film di Totò, si può serenamente affermare che, da un punto di vista politico, l’amministrazione Golia e la sua variopinta e brancaleonesca giunta passeranno alla cronaca aversana come la “banda dei disonesti”. E il loro sindaco come il ‘capo dei disonesti’”.