Concorsi pubblici, Materazzo ‘bacchetta’ il ministro Brunetta
“Il governo dei migliori’ (?) col suo Ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, fa’ il contrario di quanto dichiarato dal Presidente del Consiglio Draghi che vuol puntare sui giovani, anzi fa’ quanto di peggio ci possa essere nelle sue capacità”. È quanto dichiara Francesco Materazzo, coordinatore provinciale di Caserta del Movimento Nazionale.
“Nello specifico: nel Decreto Legge covid è stato inserito un articolo, il n. 10, che mira a semplificare e velocizzare, a detta del ministro, i concorsi per il reclutamento del personale della pubblica amministrazione. In sostanza con la sostituzione della prova preselettiva, alla quale poteva accedere chiunque fosse in possesso del titolo di studio richiesto, resterebbe soltanto una selezione per soli titoli ed esperienze professionali che di fatto impedisce ai giovani neolaureati e neodiplomati di partecipare. In primo luogo perché non tutti hanno la fortuna di vivere in un contesto socio economico che gli consenta di maturare esperienze professionali di livello ed in secondo luogo non tutti hanno disponibilità economiche tali da permettergli di conseguire master e titoli – incalza Materazzo -. Questo comporterà non solo un invecchiamento generalizzato anziché un ricambio generazionale, come già avvenuto in un concorso svolto con le predette modalità in cui l’età media dei selezionati si attestava sui cinquanta anni, ma sopratutto verrà leso il principio di uguaglianza sostanziale contenuto nell’articolo 3 della Costituzione, e pertanto non sarà più premiato il merito in una competizione attraverso delle prove, bensì come sempre più spesso accade, vince chi ha più mezzi economici. Con questa mossa deliberatamente voluta -conclude Materazzo – approfittano della pandemia per inserire tale riforma in un decreto legge bypassando così il confronto parlamentare e di fatto riuscendo a distruggere le speranze di un impiego per migliaia di giovani vanificando i loro sacrifici in termini economici e di studio dal momento che le novità riguarderanno anche i concorsi già banditi ma non ancora espletati, per i quali in molti stavano già studiando da mesi”.
