Covid a Parete, Pellegrino a lavoro per il centro vaccinale
“Intanto, con la disponibilità e l’aiuto dei medici di famiglia, stiamo allestendo nella rinnovata scuola dell’infanzia di via Brodolini un centro vaccinale con l’obiettivo di vaccinare in massa la popolazione Paretana. Pertanto, per ora, i bambini che frequentano la scuola dell’infanzia non rientreranno nel nuovo plesso di via Brodolini ma resteranno nell’ex istituto delle Suore della Riparazione poiché è nostra intenzione dare priorità alle vaccinazioni. L’Asl ci ha garantito che nel giro di 7-8 giorni ci farà avere le dosi necessarie per cominciare a vaccinare la popolazione”. Lo annuncia il sindaco Pellegrino facendo il punto della situazione sui contagi covid a Parete.
“Alla fine di febbraio il numero dei contagi nel nostro comune si era quasi azzerato. Il 24 febbraio, a seguito dei primi contagi tra i ragazzi in età scolastica, ho ritenuto necessario sospendere le attività didattiche in presenza. Il primo marzo abbiamo riattivato il servizio di assistenza sanitaria domiciliare ed ho disposto ulteriori restrizioni sul territorio comunale nonostante il tasso di positività fosse ben al di sotto della media regionale. Successivamente sono scoppiati alcuni focolai in aziende e attività che erogano servizi essenziali alla cittadinanza. È stato fatto un lavoro capillare di tracciamento di tutti i contatti (familiari e non) dei lavoratori contagiati che ha fatto emergere decine di casi di positività a dimostrazione che la variante inglese è altamente contagiosa. Nonostante al momento abbiamo 192 contagiati con un tasso di positività più alto della media regionale continuiamo ad avere un tasso di ospedalizzazione e di decessi ben al di sotto della media nazionale, regionale e provinciale. So bene che la propagazione dei contagi non è avvenuta nelle scuole ma, con un numero così alto di positivi, non potevamo esporre i nostri bambini e ragazzi al rischio di contagiarsi e diventare vettori di ulteriori focolai. È per questo che ho disposto una ulteriore sospensione delle attività didattiche in presenza. Al momento sono una quindicina le persone seguite dal nostro servizio di assistenza sanitaria domiciliare e, per fortuna, nessuna di esse è in condizioni critiche. Un solo nostro concittadino è ricoverato ma appare in via di miglioramento. Sono certo che il gran lavoro di tracciamento, il servizio di assistenza sanitaria domiciliare (che oltre ad aiutare i cittadini ci consente anche di monitorare la situazione epidemiologica nelle famiglie) e l’ultima ordinanza adottata per evitare quanto più possibile i contatti tra persone ci aiuteranno a piegare la curva dei contagi. La battaglia contro la pandemia non la vinceremo con l’allarmismo ma con il senso di responsabilità di ognuno. Per questo, cari concittadini, vi esorto ad evititare qualsiasi contatto con i non conviventi. Approfittiamo per goderci le nostre famiglie e sono certo che anche questa volta tutti insieme ne usciremo”.