(FOTO) Greenpeace cambia le targhe di quattro ministeri: “Finzione ecologica”

Con un blitz organizzato questa mattina a Roma, attivisti di Greenpeace Italia hanno fatto visita a quattro ministeri della Capitale per apporre nuove targhe e rinominarli simbolicamente.

“Stamattina abbiamo dato ai Ministeri a Roma i nomi che meritano, apponendo nuove targhe e rinominandoli simbolicamente. Il Ministero della Transizione Ecologica di Cingolani è così diventato il “Ministero della Finzione Ecologica”, il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili di Giovannini il “Ministero dei Treni Persi e dell’Immobilità elettrica”, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di Patuanelli si è trasformato nel “Ministero per gli Allevamenti Intensivi ed Altre Attività Inquinanti” e il Ministero dello Sviluppo Economico di Giorgetti  nel “Ministero dello Sviluppo che Distrugge il Pianeta”. Il PNRR di Draghi  infatti – ad eccezione di alcuni buoni passaggi come smart grid, accumuli per rinnovabili e solare agrivoltaico – su ambiente e clima è davvero deludente!”. E’ il blitz con provocazione fatto dagli attivisti di Greenpeace Italia all’esterno di quattro ministeri.

“La protesta dell’organizzazione ambientalista nasce dalla valutazione per nulla positiva del PNRR del Governo Draghi, approvato in questi giorni dal Parlamento e che, per Greenpeace, mette in atto una vera e propria “finzione ecologica”. Nessuna vera priorità per le rinnovabili, briciole alla mobilità urbana sostenibile e per la cura della biodiversità, nessun intervento serio per l’agricoltura ecologica, ma in compenso una porta spalancata per l’idrogeno blu di ENI (prodotto da gas e usando tecniche rischiose e neppure convenienti come il famoso Carbon Capture and Storage)! Nel PNRR insomma della transizione ecologica si vede a malapena l’ombra. Doveva essere la svolta verde di un governo che si era impegnato a lasciare un buon Pianeta e avrebbe dovuto condurre il Paese verso un futuro più sostenibile, da protagonisti della lotta alla crisi climatica: quel futuro al momento è solo un miraggio. Eppure sono tantissime le persone che chiedono e si aspettano dalla politica un vero cambiamento! Nelle ultime settimane, mentre in tanti hanno aderito alla maratona social #IlPianetaSiSalvaAdAprile, più di centomila persone hanno firmato la nostra petizione Restart chiedendo al nuovo governo 10 scelte coraggiose e urgenti per rendere concreta la transizione ecologica”.

Redazione

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