Gragnano. Mascolo contro l’Amministrazione Comunale: “Improvvisazione e scarsa lungimiranza”
“Al di là delle motivazioni di carattere personale poste alla base delle dimissioni del Vice Sindaco D’Auria, conforta la presa d’atto, anche da parte di chi fino a pochi giorni fa ricopriva il ruolo di numero due dell’Amministrazione Cimmino e che dal 2016 ad oggi ha condiviso ed apprezzato tutto dell’operato amministrativo, di una “disorientata organizzazione” della gestione comunale della cosa pubblica. Il giudizio, per certi versi anche benevolo, conferma invece quanto in questi anni abbiamo più volte denunciato dai banchi di opposizione. Oltre la lamentata disorganizzazione, il tratto distintivo della gestione Cimmino è apparso piuttosto quello della improvvisazione e della scarsa lungimiranza politica e non. Poco o nulla è stato fatto in questo quinquennio e tante sono state le promesse disattese. Basterebbe poco per rendersi conto del totale fallimento della gestione che si avvia alla conclusione del suo secondo mandato”. Lo dichiara Patrizio Mascolo, consigliere di opposizione del Comune di Gragnano.
“Sarebbe sufficiente raffrontare, metaforicamente si intende, una riproduzione fotografica della Città di Gragnano del 2014 con quella attuale, per rendersi conto di come in sette anni nulla sia cambiato. Nessuna intervento strategico o d’impatto, nessuna opera pubblica degna di nota (perché opere in tal senso non possono considerarsi il rifacimento stradale e/o dei marciapiedi che vanno annoverate tra gli interventi di ordinaria manutenzione), nessun miglioramento del centro storico cittadino così come delle nostre periferie, completamente dimenticate ed abbandonate a se stesse. Nessuna iniziativa tesa a garantire un minimo di vivibilità e vitalità cittadina. Nessuna attenzione al commercio locale, ai giovani, alle famiglie e agli anziani. Ed anche le pochissime opere di manutenzione ordinaria di quest’ultimo periodo appaiono ben poco cosa se non meri spot elettorali. Infatti, la gestione di questi anni può tranquillamente giudicarsi come mediocre anche in relazione alla sfera della cd. ordinaria amministrazione. Anche se il dimissionario Vice ha preferito non calcare la mano nell’evidenziare quanto beghe e contrasti interni abbiano negativamente condizionato l’azione amministrativa, apprezzo l’onestà intellettuale di chi, con però evidente colpevole ritardo, non esita a riconoscere un vulnus evidente ai più. Sono e siamo sicuri che anche la Città di Gragnano e chi quotidianamente la vive abbia registrato l’inconcludenza dell’operato di questi anni; inconcludenza che, sicuramente, ha origine anche da quella “disorientata organizzazione” lamentata dal Vice Sindaco dimissionario e sodale, fino a pochi giorni fa, di coloro che sono gli unici responsabili dell’attuale stallo cittadino”.