Medici 118, FISMU: “Per ASL Benevento sono figli di un dio minore”
Medici di serie A e medici del 118, invece, di serie B, discriminati dall’Asl Benevento, nel riparto dei cosiddetti ‘premi’ per l’attività anti Covid19. Questa la denuncia della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti che annuncia proteste. Dura Pinetta Vessichelli, vice segretario regionale di Fismu e responsabile regionale per la sigla sindacale dell’area del 118 che sottolinea: “In violazione alle disposizioni regionali, l’ASL di Benevento non ha rispettato i criteri di riparto imposti dalla delibera di Giunta Regionale n. 427 del 3 Agosto 2020 ed ha elargito ‘denari’ agli operatori che non sono inseriti nelle fasce a rischio contagio. Sono stati esclusi, invece, quei medici convenzionati dell’Emergenza che in piena pandemia hanno garantito, con encomiabile impegno, le attività di contrasto al Covid-19. Eppure la normativa è chiara: nel 118 vanno premiati coloro che svolgono attività nell’assistenza durante il trasporto che sono da considerarsi a rischio elevato di contagio perché a contatto stretto con i pazienti Covid”.
“Incomprensibilmente – aggiunge a dirigente Fismu – sono stati ‘premiati’ invece quei sanitari del 118 che vedono l’ambulanza solo da ‘lontano’, che non svolgono alcuna attività di trasporto o che lavorano in Centrale Operativa senza aver alcun contatto all’esterno o alcuna attività front-office”.
“Sui 92 sanitari indicati indicati dall’Asl, infatti, come beneficiari del provvedimento – precisa – vi sono circa 25 persone della Centrale Operativa e altre 10-15 unità che svolgono attività esclusivamente nelle sedi fisse, cioè unità che non svolgono attività sulle ambulanze. In pratica si tratta di un totale di 35-40 unità (circa il 40% su 92) che ha percepito la premialità senza averne il diritto, mentre ai 10-12 medici convenzionati 118 questo stesso diritto è stato negato”.
“Sorprende – spiega ancora – la risposta dell’ASL di Benevento che in riscontro alla richiesta di chiarimenti dei nostri legali ammette ‘candidamente’ (con nota prot. 135899 del 21 dic 2020) di aver riconosciuto le premialità alla Centrale Operativa in esecuzione di quanto stabilito nella delibera di giunta regionale n. 427 del 3 Agosto 2020. Ebbene non è vero, perché così invece si sta proprio violando, chiaramente, quella stessa disposizione regionale che viene citata dalla stessa dirigenza sanitaria, favorendo in questo modo alcuni, a scapito di altri, cioè della dignità dei lavoratori in prima linea”.
“Ma non finisce qua – conclude Vessichelli – Fismu si riserva di ricorrere nelle sedi opportune per accertare le eventuali responsabilità e per ripristinare il rispetto delle norme a tutela dei medici che hanno svolto il proprio lavoro rischiando nella lotta contro il virus”.