Al Parco Vanvitelliano del Fusaro c’è il “Vagone della Memoria”

Al Parco Vanvitelliano del Fusaro è arrivato il “Vagone della Memoria”. Si tratta di un carro merci proveniente dal Brennero, che era servito alla deportazione, nei campi di sterminio di Auschwitz – Birkenau, degli ebrei italiani e, successivamente, adibito al trasporto nei campi di concentramento nazisti di civili e di soldati italiani fatti prigionieri dopo l’8 settembre 1943. Oltre a questo, in Italia ne esistono solo altri quattro conservati nella stazione di Milano al binario 21, da dove partivano i convogli allestiti dai nazisti.

Dopo la posa in opera delle traverse e del binario, a cura dell’EAV, il vagone è giunto a Bacoli proveniente dal Museo dello Sbarco di Salerno. Si tratta dello stesso vagone che, nel gennaio 2012, rimase in mostra in Piazza del Plebiscito a Napoli. La presenza del “vagone della memoria” al Compendio Borbonico del Fusaro rappresenta un primo passo verso un “Centro di documentazione della Shoah e dell’ebraismo meridionale”, un vero e proprio archivio della memoria, da allestire perennemente a Bacoli, in località Miliscola, in virtù della forte testimonianza dell’ospitalità del popolo bacolese agli esiliati ebrei nei pressi di Villa Scalera.

“Il Vagone della Memoria, per non dimenticare la tragedia della Shoah, resterà qui, nella nostra città. Qui dove una comunità ebraica trovò accoglienza, nel 1946, durante la fuga dai luoghi di sterminio. Lungo il viaggio verso Israele. – ricorda il Sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione – È un’esperienza forte, che ti tocca nel profondo. Sarà nel Parco Vanvitelliano del Fusaro. Accanto alla Casina, accanto al centro vaccinale. In modo tale da rendere ancor più suggestiva la visita al Real Sito Borbonico. Luogo di cultura, Casa della sanità pubblica. E, da stasera, Parco della memoria. Una memoria tangibile, visibile. La memoria di un massacro. Il ricordo della solidarietà che ha saputo praticare il popolo bacolese. Oggi la comunità ebraica rende omaggio alla nostra città. Bacoli. Terra di speranza, di rinascita. Popolo ospitale. Dobbiamo esserne fieri, tutti. Grazie a quanti stanno rendendo possibile tutto questo. Presto, organizzeremo un incontro con chi ha dato il proprio contributo affinché questa giornata fosse possibile. Quando la pandemia sarà finita, organizzeremo visite guidate. Aperte alla comunità. Soprattutto alle scuole. Per non dimenticare mai”.

Si ringrazia la Comunità ebraica di Napoli, il giornalista Nico Pirozzi, il rabbino Rav Ariel Finzi, l’associazione “Bacoli-Kymi”, il dipendente comunale Elio Samuele Guardascione, la Federazione delle Associazioni Italia-Israele, l’Ente Autonomo Volturno (E.A.V.), che ha concesso binari e traversine, facendosi carico delle spese di trasporto e di montaggio delle stesse; il Sindacato dei Giornalisti della Campania (SUGC), che ha contribuito alle spese di trasporto del carro da Salerno a Bacoli; i Vigili del Fuoco di Salerno, grazie ai quali il carro è stato messo in condizione di essere caricato sull’automezzo che lo trasporterà fino a Bacoli.

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Redazione

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