Presentato studio sull’impatto sanitario dello smaltimento rifiuti nei 38 comuni del circondario Napoli Nord

E’ stato presentato nella Commissione Regionale Speciale Anticamorra e beni confiscati, presieduta da Gianpiero Zinzi, lo Studio sull’impatto sanitario degli smaltimenti controllati ed abusivi di rifiuti nei 38 Comuni del Circondario della Procura della Repubblica di Napoli Nord.

“Lo Studio ha messo in evidenza la correlazione tra patologie tumorali e sversamenti illegali di rifiuti nei Comuni coinvolti ed evidenzia la necessità che la Giunta lo estenda a tutti i Comuni campani interessati da tali fenomeni sui quali deve essere sempre più alta la vigilanza delle autorità competente e la repressione giudiziaria” – ha sottolineato Zinzi – che ha aggiunto: “in tale ottica, la Commissione Anticamorra intende svolgere un ruolo sempre più incisivo rispetto ai reati ambientali che costituiscono una gravissima piaga per il nostro territorio sia in termini di penalizzazione della salute che dell’economia”.

Una Risoluzione per proporre di stipulare un apposito accordo con l’Istituto Superiore di Sanità e con le Procure di Santa Maria Capua Vetere e di Nola per estendere a tutti i Comuni delle Province di Napoli e Caserta lo Studio condotto su iniziativa della Procura di Napoli Nord è stata presentata dalla Vice presidente del Consiglio regionale Valeria Ciarambino insieme con il Gruppo regionale del M5S.

“Uno studio recente dell’Istituto superiore di sanità, su mandato della Procura di Napoli Nord, ha fatto emergere un quadro completo dell’incidenza tumorale e di altre patologie, per effetto dell’inquinamento ambientale, nelle comunità di quel circondario. Una fotografia drammatica, ma necessaria per capire dove e come intervenire e con quali strumenti. Un fenomeno che caratterizza, purtroppo, anche territori come quello dell’Area Nolana-Acerrana, non a caso tristemente nota come il “triangolo della morte”, e tantissimi comuni del Casertano, dove sarebbe opportuno avviare una fase di studio dello stesso tipo di quello condotto dall’Iss nei comuni a Nord di Napoli”. Lo dichiara la vicepresidente del Consiglio regionale e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino, che ha presentato una mozione in Consiglio regionale e una richiesta di risoluzione nel corso della Commissione Anticamorra, a firma anche del consigliere regionale M5S Vincenzo Ciampi, chiedendo alla “Regione Campania di stipulare un accordo con l’Istituto Superiore di Sanità e le Procure di Nola e Santa Maria Capua Vetere, finalizzato a estendere lo studio anche a tutti i comuni delle province di Napoli e Caserta”.

“Solo avendo piena conoscenza dell’incidenza dei fattori di inquinamento sulla salute dei cittadini di ogni singolo comune – aggiunge Ciarambino – possiamo predisporre iniziative mirate ed efficaci per porre un freno all’inquinamento prodotto da anni di sversamenti abusivi e roghi di rifiuti, ma anche da una elevata concentrazione di impianti di trattamento nella stessa area. Si tratterebbe di una risposta alle tante comunità da anni mobilitate per sollecitare un intervento incisivo delle istituzioni. Un grido d’allarme raccolto dal mondo ecclesiastico e rilanciato in queste settimane dal vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana monsignor Di Donna. È conoscendo con esattezza gli effetti del fenomeno, che sarà possibile individuare le misure più efficaci per debellarlo”.

“Sin dall’istituzione della Commissione Anticamorra, avevo chiesto che potesse occuparsi anche di ecoreati ed ecomafie, al fine di contribuire a far emergere quelle azioni criminali che deturpano il nostro ambiente e provocano danni immensi al nostro territorio – sottolinea la Ciarambino – pertanto, a seguito dei dati drammatici su mortalità e tumori emersi dallo Studio sull’impatto sanitario degli smaltimenti controllati ed abusivi di rifiuti nei 38 Comuni del Circondario della Procura della Repubblica di Napoli Nord, mediante una risoluzione che abbiamo depositato in Commissione Anticamorra e che ci auguriamo possa presto venire approvata, abbiamo proposto l’estensione di un analogo studio a tutti i Comuni delle province di Napoli e di Caserta, per meglio approfondire il drammatico fenomeno della correlazione tra inquinamento e tumori, nell’ottica di mettere in campo azioni che possano meglio incidere sul piano sanitario in termini di prevenzione e di cura delle patologie”.

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Redazione

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