Rientro in presenza al 100%, Scuole Aperte Campania scrive a De Luca e all’assessore Fortini

L’Associazione “Scuole aperte Campania” ha inviato oggi al Presidente della Regione Campania De Luca, all’Assessore regionale all’istruzione Lucia Fortini, e all’Ufficio scolastico regionale, una lettera a firma congiunta di tutti i comitati aderenti a “Rete Nazionale Scuola in Presenza”, realtà di genitori, studenti e insegnanti favorevoli al rientro a scuola al 100% e attivi su tutto il territorio nazionale, per chiedere con forza che ogni Regione faccia tutto quanto in suo potere affinché il Governo confermi nel provvedimento di prossima emanazione la decisione di riaprire tutte le scuole di ogni ordine e grado in presenza al 100%.

“Questo perché – si legge nella nota stampa dell”Associazione Scuole Aperte Campania – i protocolli approvati ed applicati da settembre in tutti gli istituti scolastici in occasione della riapertura del nuovo anno scolastico, hanno avuto un riscontro positivo. I piani di rimodulazione dei trasporti sono stati approntati dai tavoli tecnici fin dal luglio scorso (2020) e le stesse Prefetture hanno coordinato i piani di riorganizzazione di rientro in sicurezza per tutte le scuole. Inoltre due decisive pronunce del Tar Lazio (numeri 1224/2021 del 26 febbraio 2021 e n. 1947/2021 del 26 marzo 2021) confermate dal Consiglio di Stato con decreto del 1 Aprile 2021 (num. 01777) hanno accertato, basandosi su solidi e ufficiali studi scientifici nazionali e internazionali, che le scuole non costituiscono luogo privilegiato di contagio né tantomeno lo amplificano, anche grazie al rispetto delle procedure di sicurezza. A ciò si aggiunga che circa il 75,5% degli insegnanti ha ricevuto la prima dose di vaccino. Ci aspettiamo che il protocollo di sicurezza nelle scuole di prossima emanazione sia unico e applicabile indistintamente in tutti gli istituti scolastici del territorio italiano. Non ci sono più scuse per rinviare la riapertura delle scuole e non è più accettabile che eventuali ulteriori ritardi e inadempienze ricadano sugli studenti già gravemente penalizzati da ormai due anni scolastici, come in nessun altro paese europeo. Le nostre richieste hanno come unico scopo la tutela del diritto costituzionale allo studio, il bene dei nostri ragazzi e soprattutto quello dell’intero Paese, perché ‘solo la scuola può’ trasformare i sudditi in cittadini’ come ha scritto Calamandrei. E ‘la scuola si fa a scuola’”.

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Redazione

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