(VIDEO) Petardi contro gli agenti: tensione al sit in IoApro
Centro storico di Roma ‘blindato’ per la manifestazione non autorizzata lanciata dal movimento IoApro. Tensione a piazza San Silvestro con un lancio di petardi ed oggetti da parte dei manifestanti contro le forze dell’ordine schierate in tenuta antisommossa. I manifestanti chiedono di andare verso Montecitorio.
“Lamorgese a casa”. È questo il grido dei manifestanti a piazza San Silvestro dopo le tensioni che si sono registrate con la polizia e durante le quali sono stati lanciati petardi, fumogeni e bottiglie di vetro. Mostrando le manette, simbolo degli “arresti domiciliari ai quali siamo costretti da un anno”, i manifestanti rivolti al ministro dell’Interno hanno detto: ‘Noi non siamo criminali ma pacifici. Siamo qui solo per dire che vogliamo lavorare, è un nostro diritto”. Un manifestante è rimasto ferito nel lancio di oggetti contro le forze dell’ordine. Il manifestante, colpito da una bottiglia, ha riportato una lieve ferita alla testa.
Al sit-in presenti anche militanti e sostenitori di CasaPound che rivendicano la legittimità della propria presenza, dopo le polemiche della scorsa settimana. Sono entrati in piazza San Silvestro sventolando tricolori e cantando l’inno nazionale.
“Siamo parte integrante della protesta – spiega Luca Marsella, consigliere municipale a Roma di CasaPound, che era intervenuto dal palco martedì scorso – e la nostra presenza è voluta dai ristoratori. Basta strumentalizzazioni, tra le nostre fila ci sono lavoratori, imprenditori, padri e madri colpiti dalla crisi ed anche ristoratori che hanno tutto il diritto di stare in piazza. Non ci interessano le polemiche, noi siamo da sempre al fianco degli italiani e non possiamo tirarci indietro in un momento come questo. Riteniamo fallimentare e criminale la gestione del governo dell’emergenza sanitaria e crediamo che l’unica soluzione sia aprire senza condizioni.”
Anche il Sinlai ha preso parte alla manifestazione indetta dal movimento #ioapro, che si è tenuta in Piazza San Silvestro.
Presente il dirigente nazionale Giustino D’Uva: “Nonostante l’atteggiamento pacifico dei manifestanti, la polizia non ha voluto sentire ragioni ed ha negato l’accesso a piazza Montecitorio. Il nostro unico intento – continua D’Uva – era portare al governo le istanze di tutte le categorie economiche più colpite dalle restrizioni scellerate. Evidentemente – conclude il rappresentante del Sinlai – Draghi non ha intenzione di ascoltare il Paese reale, che è nella disperazione; di questo passo il tessuto produttivo nazionale è destinato al fallimento”.