Aversa. Orabona: “La nuova maggioranza Frankenstein si è sbarazzata della vecchia maggioranza per il bene della città”

Nel consiglio comunale di ieri la nuova maggioranza arcobaleno, senza alcun pudore, si è dichiarata tale, ha confessato di essersi sbarazzata della vecchia maggioranza che era stata premiata dall’elettorato e si è autoassolta per il suo radicale e osceno camaleontismo.

Gli aversani, ha poi assicurato un portavoce della nuova maggioranza Frankenstein, non devono però preoccuparsi: il sindaco Alfonso Golia ha messo insieme questa nuova formazione cucendole addosso l’abito da Arlecchino solo “per il bene della città “.

Che altro aggiungere che già non è stato detto di fronte a questa situazione politicamente “immonda” e a queste parole che sono il surrogato di una sconcertante ipocrisia e una aperta sconfessione della volontà popolare e pertanto del più elementare principio di democrazia? Non resta che prendere atto, secondo quanto la stessa nuova maggioranza kitsch sfrontatamente e forse inconsapevolmente ha ammesso, che la precedente maggioranza, quella scelta dalla elettorato, non perseguiva “il bene della città” e che invece questo “famoso” indefinito e oscuro bene lo sa ora inseguire e perseguire solo questa neocostituita e confusa ammucchiata, composta per lo più, altro aspetto amaramente comico, da esponenti di centrodestra : proprio quelli che fino a ieri venivano indicati come politici che, come urlava Golia nella sua campagna elettorale, avevano portato la citta “al disastro”.

Ma bisogna soprattutto prendere atto che Golia e la sua neo-maggioranza horror non si sono curati, anzi se ne sono “strafottuti” della scelta compiuta dagli elettori. I quali elettori, va ricordato ai “neomaggiorati” burlesque, con il voto avevano espresso la loro precisa volontà a favore proprio della maggioranza fatta fuori, e non certo a favore di questa maggioranza zombie che il consigliere regionale Zannini da Mondragone ha arruolato e fatto imbarcare sulla zattera da lui costruita, regalando a Golia i galloni di cartone di comandante e un finto timone e a Roberto Romano la carica di mozzo a tempo determinato e legandolo ai remi con una catena di “arrapanti” promesse. Insomma, nell’ultimo consiglio comunale Golia e la sua maggioranza ircocervo ci hanno ufficialmente comunicato che solo loro, e non gli elettori, stabiliscono qual è il bene della città, perché, per rifarsi alla famosa frase del marchese del Grillo, “ io so’ io e voi non siete un c….”, adattata alla cabarettistica situazione attuale, “noi siamo noi e voi elettori non siete un c….”.

Qualcuno dei “neomaggiorati” multicolor, nel corso del consiglio comunale, per giustificare la sconcertante scelta dovuta al più bieco personalismo, ha anche dichiarato, esibendosi in un involontario esercizio di umorismo, di avere avuto “il coraggio di averci messo la faccia”, naturalmente, ha precisato, per il “famoso” bene della città. E’ vero, bisogna ammetterlo: costoro ci hanno proprio messo la faccia, la loro faccia, a tutti ormai ben nota. Ma questi assatanati “neomaggiorati” da mercato politico si sono o no resi conto che gli aversani hanno capito tutto e hanno già definito quella loro “faccia” in maniera inequivocabile e non certo lusinghiera?

Questi sopravvissuti alla vergogna, ai quali non resta che piangere se stessi, hanno compreso che da oggi, per nascondere la loro faccia, devono camminare strisciando rasente ai muri, con la testa abbassata, il bavero alzato, gli occhiali scuri e la barba finta?

Isidoro Orabona Sr
Responsabile Regionale Forza Italia Seniores

Redazione

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