(VIDEO) Comparto bufalino, De Luca: “Controlli come Dio comanda”

“L’obiettivo è salvare il comparto bufalino della regione, l’unico modo per salvarlo è garantirne l’assoluta qualità. Se si immagina di poter salvare il settore con mezze misure e ambiguità lo condanniamo a morte”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel suo intervento in aula sulla discussione dell’articolo 37 del collegato alla stabilità regionale che prevede l’approvazione di “Linee Guida per il contenimento e l’eradicazione delle patologie infettive ed infestive del bestiame bufalino, applicando tutte le procedure di cui alla vigente normativa eurounitaria, statale e regionale”.

Per De Luca “il primo obiettivo è salvare il patrimonio enorme dal punto di vista economico e sociale. All’interno di questo obiettivo c’è quello di eradicare brucellosi e tubercolosi, rispetto a questo non si faranno passi indietro e non ci saranno compromessi. Il terzo obiettivo è un problema strutturale che riguarda le dimensioni delle aziende, il rapporto tra metri quadri disponibili e numero di capi bufalini che possono essere ospitati. C’è poi un problema conseguente, che è quello ambientale, legato allo smaltimento di reflui, al mancato adeguamento di troppe aziende alle normative ambientali e sanitarie e un’area marginale di economia parassitaria cresciuta intorno al settore. Molti allevatori hanno fatto sacrifici enormi per adeguare gli allevamenti, mentre una quota marginale ha preferito abbattere i capi e andare avanti come se niente fosse. Occorre – aggiunge – dare speranza all’insieme del comparto, dare con chiarezza una prospettiva anche con aiuti non relativi all’abbattimento ma alla riqualificazione delle aziende. Immagino un comparto bufalino che abbia come modello gli allevamenti della Baviera. Se dobbiamo investire centinaia di milioni lo faremo se il risultato sarà quello. Dovremo presentare un modello di allevamento e dare contributi anche superiori a quelli che diamo per gli abbattimenti, ma spostarli dall’abbattimento alla riqualificazione delle aziende. Vediamo di avere anche una modifica della normativa perché il problema segnalato è anche questo”. Gli allevatori, avverte il governatore, “sono pronti a investire, ma devono avere la possibilità anche di allargare l’allevamento, quindi pensare a procedure di esproprio dei terreni vicini. Faremo infine in modo che i controlli degli allevamenti avvengano come Dio comanda, non avvertendo 24 ore prima le persone che devono essere controllate”.

(Elm/Dire)


Brucellosi bufalina, Loffreda: “bene linee guida Regione Campania”

Eradicare la brucellosi dal territorio regionale e restituire tranquillità agli allevamenti bufalini. Coldiretti Campania esprime apprezzamento per il via libera del Consiglio Regionale della Campania alla proposta di legge che affronta il tema della difesa del patrimonio zootecnico costituito dalla bufala mediterranea italiana.

“Finalmente un approccio di sistema – commenta Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – che mette insieme le esigenze di tutela ambientale con le esigenze infrastrutturali delle aziende. Nelle linee guida, che entro due mesi varerà la Giunta regionale, si stabiliscono alcuni principi che consolidano qualsiasi politica di investimento futura. Anzitutto si delineano i parametri con le indicazioni degli standard minimi obbligatori relative al rapporto tra capi bufalini e sistemi di recupero dei reflui. Poi si spinge l’acceleratore sul servizio veterinario, che ha bisogno di un deciso rafforzamento per avere un monitoraggio efficace, unica arma per tracciare scientificamente la presenza di infezioni e per definire gli interventi di contenimento. Infine, si stabilisce che i lavori di adeguamento aziendali debbano essere equiparati ai lavori di pubblica utilità, con le conseguenti ricadute in termini di semplificazione amministrativa, non mancando di impegnarsi a destinare risorse adeguate a sostegno degli interventi e dei progetti degli allevatori”.

“Un ringraziamento innanzitutto al governatore Vincenzo De Luca – conclude Loffreda – per aver indicato una strategia chiara. Infine, il nostro apprezzamento particolare va a Franco Picarone, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale della Campania, per il prezioso contributo portato al passaggio normativo, nell’interesse di un comparto strategico per l’economia del territorio, tutelando la mozzarella di bufala, prodotto simbolo del made in Italy nel mondo. Auspichiamo, pertanto, di proseguire su questa strada, garantendo un contributo tecnico e di idee di Coldiretti nei tavoli di lavoro che si apriranno.”


Le linee guida per il contenimento e l’eradicazione delle patologie infettive ed in festive del bestiame bufalino, da approvare da parte della Giunta regionale, ai fini della maggiore tutela del lavoro e del patrimonio zootecnico regionale della Bufala Mediterranea Italiana: e’ quanto previsto da una norma del Collegato alla stabilità regionale 2021, approvato stamani dal Consiglio regionale, proposta dal Presidente del Consiglio Regionale Gennaro Oliviero per dare risposta alla grave problematica della brucellosi bufalina che colpisce particolarmente la provincia di Caserta arrecando gravi danni alla salute degli animali, all’economia e al lavoro del territorio. Per l’adozione delle linee guida, e’ previsto che la Giunta costituisca un Gruppo tecnico composto dagli esperti del settore e dalle associazioni maggiormente rappresentative degli operatori del settore bufalino.

“La norma ha una grande importanza perché nasce dalle istanze degli allevatori e dei gestori delle attività zootecniche bufaline per debellare la brucellosi applicando tutte le procedure previste dalle leggi europee, statali e regionali- ha sottolineato Oliviero – al fine di tutelare la bufala mediterranea, che fa parte del nostro patrimonio zootecnico e culturale, e le tante attività economiche che ruotano attorno ad essa”. Le Linee guida riguardano, tra l’altro, i parametri per l’ammodernamento strutturale delle aziende, le dotazioni impiantistiche ed i servizi per la raccolta degli effluenti nonché le aree per eventuali qrarantene dei capi di osservazione, le nuove norme tecniche per l’utilizzazione agrononica degli effluenti, il potenziamento e la riorganizzazione dei servizi veterinari sul territorio.


Agroalimentare, Mastrocinque: “bene tutela razza bufalina in Collegato 2021”

“Tutelare la razza delle nostre bufale per noi è fondamentale; così riteniamo di prioritaria importanza gli interventi previsti sull’eradicamento delle patologie infettive e infestive, e per la maggiore tutela del lavoro e della bufala mediterranea italiana in Campania”. Così il presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori della Campania, Alessandro Mastrocinque, sul prevvedimento licenziato in consiglio regionale nell’ambito del Collegato 2021 per la salvaguardia della razza bufalina. Le disposizioni prevedono complessivamente un appostamento di dieci milioni di euro e contengono, tra gli altri, interventi di primaria importanza per l’agricoltura accogliendo le istanze espresse dall’organizzazione regionale.

“Nel provvedimento – ancora Mastrocinque – sono previsti inoltre interventi di sostegno per la promozione della filiera vitivinicola del Sannio dove Cia Campania insieme all’organizzazione provinciale supporta ambiziosi progetti e percorsi di promozione e valorizzazione, legati alla innovazione digitale. Oltre ad un fondo da 50mila euro per la costituzione e promozione di un Consorzio della Castagna Igp di Montella”.

Il presidente regionale della Cia della Campania evidenzia poi come nella programmazione economica e finanziaria regionale, con particolare riferimento agli obiettivi fissati dal Defr 2021- 2023, sono presenti importanti norme sulla semplificazione dell’azione amministrativa, norme ambientali, e sul altri comparti “che Cia Campania ritiene rilevanti per poter offrire un valido contributo all’economia della Campania, alla luce della grave emergenza economica e della necessità di consentire la ripartenza”. Il Collegato 2021 prevede anche lo stanziamento di 250mila euro per interventi di monitoraggio dei corpi idrici e di riqualificazione ambientale, e disposizioni in materia di servizio idrico integrato, con l’avvio di un progetto di sviluppo del “Distretto del Mare campano” per la promozione dei sistemi turistici, commerciali e dei servizi.

(Com/Rec/ Dire)

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