Comunali Napoli, Maresca: “Cesaro? Passo lato prima di risolvere pendenze”

“I Cesaro? Il nostro percorso ci impone la necessità di non sederci al tavolo con tutti o con chi legittimamente sta cercando di risolvere le sue pendenze con l’autorità giudiziaria”. Così Catello Maresca, candidato a sindaco di Napoli, a margine di una iniziativa al teatro Sannazaro di Napoli. “Noi non siamo colpevolisti, in questo Paese – dice – c’è il principio di non colpevolezza fino al passaggio in giudicato delle sentenze, ma è chiaro che chi sta risolvendo in questo momento le proprie situazioni con l’autorità giudiziaria dovrebbe fare e avere anche il buon senso di fare da solo un passo a lato, nemmeno indietro, in attesa che queste pendenze si risolvano”.

“Da un lato sono contento per la statura dell’avversario, dall’altro sono sorpreso dalle motivazioni. Se l’ex rettore è riuscito a trovare 5 miliardi in cinque giorni siamo di fronte a Mandrake, non a Manfredi”. Lo dice, a margine di una iniziativa al teatro Sannazaro, il candidato a sindaco di Napoli Catello Maresca parlando dello sfidante del centrosinistra, Gaetano Manfredi. In merito alle risorse trovate per riequilibrare i conti, Maresca spiega che “potrebbe essere una notizia positiva per la città, ma non ci credo tanto a dire la verità. Vedremo”.

l debito del Comune di Napoli “è un peso enorme che va e dovrà essere affrontato perché Napoli non è fallita e non può fallire”. Così il magistrato Catello Maresca nella sua prima uscita pubblica dopo l’aspettativa richiesta per candidarsi a sindaco di Napoli. “Ci sarà un intervento dello Stato. Ma non mi piace partire da questo, bensì dalla capacità della città di rispondere al grave problema finanziario con le proprie forze e con le proprie risorse. Dobbiamo puntare prima di tutto – sottolinea – al riequilibrio finanziario: perdiamo 270-300 milioni all’anno perché non abbiamo capacità di riscuotere le imposte, abbiamo una spesa poco controllata e gestita male sul fronte per esempio del patrimonio, atavici problemi come i condoni che potranno essere portati a soluzione. Stiamo ragionando per riequilibrare i conti a partire dal 2022 attraverso la razionalizzazione delle spese e l’imputazione di alcuni capitoli dei soldi che dovranno cominciare ad arrivare sul Recovery alla spesa corrente”. “Arrivare a riequilibrare quello che spendiamo – ragiona Maresca – 1.550 milioni, cioè la spesa corrente del Comune, a cui corrisponde solo 1,2-1,3 miliardi di entrate, mi sembra un discorso più serio perché immaginare oggi di ripianare un debito accumulato nel corso di 50-60 anni con un colpo di spugna sembra non moralmente accettabile. Cioè, che si debba immaginare la città sempre come quella fatta dai fannulloni e piagnucoloni che cercano che qualcuno li aiuti”. “Noi – sottolinea – pensiamo prima di cominciare ad aiutarci noi stessi, a partire dall’autorevolezza della macchina amministrativa e dalla capacità di autogestirsi e invertire la rotta. Perché, se ripianiamo domani il debito e da dopodomani ricominciamo ad accumulare 300 milioni all’anno, tra 10 anni saremo nella stessa situazione e dovremo di nuovo chiedere a qualcuno di aiutarci”.

“Io rispetto i partiti e il lavoro che i partiti, che sono organismi costituzionali, devono fare. Parlerò con tutti i partiti che vorranno farlo, su delle basi però chiare e indiscutibili, assolutamente trasparenti, che sono quelle del mio percorso”. Così Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli, a margine di una iniziativa al teatro Sannazaro. “Se mi sento il candidato del centrodestra? Credo che questi schemi siano un po’ antiquati. Le buche di una città – dice – non sono né di destra né di sinistra. Le problematiche che deve affrontare l’amministratore comunale sono poco ideologiche”. “Io – sottolinea il magistrato – mi sento il candidato Catello Maresca, sono sempre stato una persona moderata dai valori cattolici e questi mi hanno sempre dato tutte le risposte di cui avevo bisogno. Sono convinto che continueranno a darmele senza la necessità di essere etichettato come uomo di centrodestra o centrosinistra. Se dovete cercare qualcosa da affibbiarmi – dice Maresca ai giornalisti – scrivete che sono un moderato di ispirazione cattolica”. “Io – aggiunge – aspetto anche il Pd o i 5 Stelle. Ho tanti amici di quell’area. Le nostre porte sono aperte”.

“Io provo a seguire quello che dice il sindaco di Napoli de Magistris, anche se sta sempre in televisione… Beato a lui”. Così Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un commento sulle critiche ricevute da Luigi de Magistris. Per l’attuale primo cittadino, infatti, Maresca avrebbe fatto “campagna elettorale con la toga ancora addosso”. “Io rispetto le istituzioni – aggiunge -, le ho sempre rispettate e de Magistris è sindaco di Napoli e, quindi, lo rispetto. Per il resto penso ad altro e penso che siano altri i problemi che devono preoccupare chi si propone di andare oltre”. “Io per 22 anni – sottolinea Maresca – il mio lavoro prevalente l’ho fatto nella provincia di Caserta. Questo lo dico a chi ha detto di me che un magistrato si candida nella città dove ha esercitato”.

(Nac/Dire)

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