Comunali Napoli, Maresca: “ministeri attivino operazione verità su debito”
“A proposito dei presunti 5 miliardi di debito del Comune di Napoli, pensavo di trovare nel profluvio di dichiarazioni dell’ingegner Manfredi fresco di candidatura notizie sulla legge speciale “salva Napoli” che sembrava essere l’unico motivo per cui avrebbe assicurato il suo impegno per la città. Ci sarà una campagna elettorale corretta, sui contenuti e non sulle chiacchiere, ed io intendo discutere delle condizioni in cui versa una città che da 35 anni è amministrata da chi oggi candida Manfredi addirittura a rifondarla dopo averla affondata sotto una montagna di debiti”. Così Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli.
“Se la questione dei debiti di Napoli è seria, come molti di noi crediamo, allora – suggerisce – è bene che si faccia una operazione verità sui conti di Napoli. I napoletani volenti o nolenti pagheranno caro questo debito e chi si candida a guidare la città ha un dovere di serietà e di trasparenza. Pertanto evitiamo di riempire i giornali di chiacchiere che nessuno capisce, e prima di autorizzare un ennesimo colpo di spugna ai danni dei napoletani che già pagano un’aliquota addizionale irpef altissima per effetto di precedenti norme spalmadebiti, sarebbe serio avviare una operazione verità sui conti di Napoli”.
“Fino ad ora – prosegue – si sono dati solo i numeri. Non in senso tecnico, ma i numeri al lotto. I ministeri degli Interni e del Mef attivino le ispezioni sul comune di Napoli e intervengano sulla Corte dei Conti per avviare i meccanismi sanzionatori previsti dal d. lgs. 149/2011. Così si può cominciare a fare una operazione di pulizia e chiarezza sui debiti. Come sono stati contratti? Quando sono stati contratti? Da chi sono stati autorizzati e per fare che cosa? Quando si arriva ad un debito mostruoso è farsesco gettare la croce solo addosso all’ultimo sindaco”. “Tutto il resto – spiega Maresca – sono solo chiacchiere da bar e false promesse. Alla chiarezza dei conti del Comune sono collegati servizi efficienti e buona amministrazione. I napoletani sono stanchi di dover sempre subire e non si faranno più fregare da falsi miti e fiumi di chiacchiere in libertà”.
(Nac/Dire)