Covid, anticorpi monoclonali pazienti a casa: fondi AIFA a Modena
Modena ottiene il finanziamento dall’Aifa per l’uso degli anticorpi monoclonali nei pazienti Covid domiciliari a rischio di aggravamento. L’azienda ospedaliero-universitaria, che gestisce gli ospedali Policlinico e Baggiovara, conquista infatti il secondo posto della classifica particolare, insieme ad altre tre strutture a livello nazionale. I fondi a Modena arrivano grazie allo studio clinico “Monoclonal Antibodies In Covid-19” (Mai-Covid): condotto sotto la responsabilità di Marco Marietta, dirigente nella struttura complessa di Ematologia diretta dal prof Mario Luppi, si propone di valutare l’efficacia e la sicurezza di due combinazioni di anticorpi monoclonali (Casirivimab e Imdevimab o Bamlanivimab ed Etesevimab) confrontate con placebo in pazienti Covid trattati a domicilio. Lo studio coinvolgerà 500 pazienti, divisi in tre bracci, uno per ciascuna combinazione di anticorpi monoclonali ed uno trattato con placebo: l’obiettivo è valutare sia l’efficacia del trattamento sulla diminuzione della necessità di ricovero ospedaliero, sia la sicurezza in termini di eventi avversi gravi nei pazienti Covid domiciliari sintomatici a rischio di peggioramento.
Dei 14 protocolli di ricerca valutati da Aifa, la ricerca di Modena si è piazzata al secondo posto tra i quattro ammessi al finanziamento, per un importo superiore ai due milioni di euro. Tra i criteri di scelta, figurano ‘la fattibilità e la concreta operatività e quindi la potenzialità di trasferimento dei risultati nella pratica clinica reale in un’ottica strategica per il Servizio sanitario nazionale’. Commenta il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Claudio Vagnini: “Questo nuovo, importante successo testimonia la fiducia da parte del ministero della Salute e quindi di Aifa nelle competenze e nei mezzi dell’azienda ospedaliero-universitaria di Modena, che sta diventando sempre più un punto di riferimento nazionale dal punto di vista della ricerca. Solo pochi mesi fa ci siamo classificati secondi in Italia nel 2019 per la promozione di sperimentazioni cliniche non profit di medicinali in base al 19eismo rapporto nazionale Aifa. Ormai questa azienda- assicura Vagnini- è una sicurezza nel panorama della produzione di studi e ricerche cliniche e scientifiche”.
(DIRE)