Il discorso di Fedez smontato pezzo per pezzo: quando le bugie hanno le gambe corte
Però un poco di verità in questa storia bisogna pure raccontarla, altrimenti la menzogna raccontata più volte diventa Vangelo nella testa degli stolti. Abbiamo abdicato ad avere l’intelligenza e l’onestà intellettuale. Siamo diventati un popolo di giustizialisti alla bisogna. Crediamo alle tutte le fesserie che il web ci propina. Cerchiamo di raccontare alla gente un po di verità. I giornalisti hanno il dovere di raccontare la verità e non possono farsi trascinare dall’oceano di vomito dei social. Almeno devono farlo quai giornalisti che non hanno ne padrini ne padroni.
Iniziamo:
PRIMA BUGIA DI FEDEZ – La dirigente Rai che ha censurato Fedez non è della Lega ma è una donna di Veltroni messa li dal PD, si chiama Ilaria Capitani. Chi è Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai 3. Classe 1967, Ilaria Capitani è uno dei cinque vicedirettori di Rai 3 (insieme a Andrea Sallustio, Rosa Anna Pastore, Elsa Di Gati e Sigfrido Ranucci). Una carriera iniziata a Perugia, dove frequenta la Scuola di Giornalismo e vince una borsa di studio che le permette di lavorare presso il Corriere della Sera, dove come redattrice si fa notare come ottima cronista sportiva. Negli anni ‘90 Ilaria Capitani entra in Rai dove nei primi anni si concentra sull’ambito sportivo. Collabora con Aldo Biscardi ne Il Processo del Lunedì, dopodiché passa a Quasi Gol con Claudio Ferretti e Sandro Ciotti. Nel 1996 passa alla conduzione della TGS (Testata Giornalistica Sportiva), dove resta due anni prima di diventare conduttrice del TGR Lazio. Nei primi anni 2000 ottiene poi la conduzione di programmi di approfondimento per il TG3, come Italie, Giromattina e Cominciamo Bene. Dal 2003 al 2006 ha condotto di nuovo il TGR Lazio. Nel 2006, però, ha ottenuto dall’azienda pubblica un periodo di aspettativa per lavorare come capoufficio stampa del comune di Roma, ai tempi del mandato come sindaco di Walter Veltroni. Nel 2008 il passaggio a Rai Parlamento per presentare il Tg Parlamento e rubriche di approfondimento politico. Nel 2012, è passata a Rai2, come conduttrice del TG2, giornalista parlamentare e membro della redazione interni del TG2. È stata quindi caporedattrice del Tg2 per passare infine alla carriera dirigenziale, con la nomina a vicedirettrice di Rai3 nel 2020 (al fianco del direttore Franco Di Mare, gli altri vice sono Maria Rosanna Pastore, Sigfrido Ranucci, Elsa Di Gati e Andrea Sallustio).
SECONDA AFFERMAZIONE INCOMPLETA E INESATTA: La famosa frase sul forno citata da Fedez sarebbe stata pronunciata dall’ex consigliere regionale Ligure Delli Paoli Giovanni (che ha smentito categoricamente) non da un palco come ha detto Fedez ma nel febbraio 2016 a margine di un’audizione nella commissione salute e sicurezza sociale della Liguria all’interno del palazzo della Regione. L’unica persona che avrebbe sentito tale frase à tale Giovanni Vianello presidente dell’Associazione genitori di omosessuali. Il processo è iniziato nel 2020, processo che vedrebbe come unico testimone la parte querelante. Pertanto Fedez sarebbe stato saggio se avesse aspettato almeno la sentenza di primo grado ma giustamente il cantante ben si è preoccupato di sottolineare che c’è un processo in atto. D’altronde come disse Davigo (ora coinvolto nello scandalo loggia Ungheria), “un innocente è solo un colpevole che l’ha fatta franca”.
TERZA AFFERMAZIONE INCOMPLETA E INESATTA: Riguardo poi all’altro episodio : (Fonte il fatto quotidiano) “I gay? Che inizino a comportarsi come tutte le persone normali”. Sono le parole pronunciate dal consigliere leghista Alessandro Rinaldi durante la seduta del Consiglio comunale di Reggio Emilia in diretta streaming di inizio aprile. Nel video si vede Rinaldi discutere di una mozione presentata da due consiglieri per agevolare il turismo Lgbt. Durante la sua dichiarazione di voto, il consigliere leghista dice: “Lo trovo discriminatorio nei confronti degli etero. Non capisco perché perseverate in queste cose. Proclamate l’uguaglianza, volete essere considerati uguali e vi ponete in una condizione di differenza”. Poi Rinaldi aggiunge: “Volete l’uguaglianza? Iniziate a comportarvi come tutte le persone normali“.
Ecco io non ho l’obbligo di essere il difensore di nessuno ma ho il dovere di diffondere la verità dei fatti. le frasi cosi come decontestualizzate da fedez hanno tutto un altro effetto se inserite nel contesto originale. Infatti a carico del Rinaldi non è stato contestato alcunché.
A tal fine ha dichiarato il consigliere Rinaldi a Reggio Sera: “Un vero e proprio monologo senza contradditorio in cui il rapper ha espresso tutto il suo odio politico nei confronti di un partito e dei suoi esponenti, fornendo in mondovisione uno spettacolo indegno e mancando di rispetto ai lavoratori e alle lavoratrici che pagano puntualmente il canone Rai e che non hanno colore politico. Nel suo “comizio” Fedez non ha mancato di fare nomi e cognomi, attaccando senza possibilità di replica esponenti della Lega tra cui il sottoscritto. Come facilmente prevedibile, da esperto haters politico ha strumentalizzato in maniera cinica e spregiudicata il mio intervento fatto durante il consiglio comunale del 7 aprile 2021, estrapolando una parola e omettendo volontariamente di citare la mia frase nella sua interezza”.
E aggiunge: “In poche parole, ha impacchettato l’ennesima fake news strumentale con milioni di Italiani in diretta televisiva per fomentare mediaticamente una fantomatica ‘emergenza omofobia’ in Italia e agevolare l’approvazione del Ddl Zan. Se il cantante fosse stato onesto e corretto avrebbe certamente riportato la mia frase nel suo contesto e nella sua completezza originaria che, nell’ambito di una discussione su una mozione Pd per incentivare il turismo Lgbtq a Reggio Emilia, prevedeva l’invito agli esponenti Lgbtq (e non ai gay come lui cita) a non risaltare in maniera ossessiva e grottesca il loro orientamento sessuale, ma a comportarsi come tutte le persone “normali”, ponendosi sullo stesso piano e nella stessa posizione della persone etero perché ognuno è libero di scegliere l’orientamento sessuale che vuole”.
Conclude Rinaldi: “Un ragionamento paritario, fondato sul principio di uguaglianza sostanziale tra le persone. E’ omofobia chiedere alle associazioni Lgbtq di comportarsi in modo normale, cioè senza invocare l’orientamento sessuale come elemento di privilegio sociale e politico? Non si può chiedere a una persona omosessuale di non pretendere agevolazioni turistiche privilegiate solo perché è omosessuale? È omofobia questa? Le fake news hanno le gambe corte. Ma soprattutto non sono rispettose nei confronti dei tuoi tanti fans che ti seguono per le tue canzoni e le tue esibizioni, non per essere strumentalizzati e condizionati, il tuo pubblico non lo merita. Urla il tuo pensiero, diffondilo e sarò il primo ad ascoltarti, ma pensa con la tua testa e non concederti a strumentalizzazioni indegne”.
Tra l’altro molti si chiedono come mai Fedez abbia fatto il suo sproloqui a senso unico. Se voleva sparare sulla politica avrebbe potuto parlare delle condizioni dei lavoratori Amazon di cui lui è testomonial. Avrebbe potuto parlare delle macherine di Arcuri e dei 70 milioni di provvigione pagati ai suoi amicì… dei banchi a rotelle, della loggia Ungheria… invece è risultato che i cittadini pagano il canone Rai per ascoltare un monologo senza contaddittorio.
Ma in fondo so che la verità dei fatti non piace a nessuno, la gente oramai cerca solo la caciara sul web. Il racconto scevro dei fatti diventa un optional. Io non sono un omofobo, ho tanti stimati amici gay. Non sono un razzista eppure per qualcuno lo sono solo perchè racconto i fatti.
Molti di quelli che parlano del decreto Zan non sanno nemmeno di cosa parlano. Cosi come è stato proposto quel decreto non può passare perchè limita la libertà di parola, di pensiero e di opinione. Una legge del genere esiste solo in Afganistan per limitare le religioni diverse di mussulmani.
di Stefano Montone
direttore editoriale e responsabile de LaRampa.it