Eurovision in Italia, le città lo vogliono

La vittoria dei Måneskin all’Eurovision Song Contest di Rotterdam riporta dopo oltre 30 anni in Italia la competizione canora: prossimamente si aprirà un bando per ospitare l’edizione del 2022 e tutte le città potranno candidarsi.

E sui social alcuni sindaci hanno già manifestato la propria adesione: “Quella dei Måneskin è stata una vittoria fantastica – ha twittato la sindaca di Roma Virginia Raggi – Roma è orgogliosa dei suoi ragazzi”.

“L’anno prossimo l’Italia ospiterà l’Eurovision Song Contest 2022. Roma è il palcoscenico perfetto per rilanciare la sfida”. La sindaca di Torino, Chiara Appendino, si è subito mobilitata e, dopo essersi congratulata con la band romana, via twitter ha annunciato: “Iniziamo sin da oggi a lavorare sulla candidatura di Torino!”. La prima cittadina pentastellata ha anche l’appoggio della consigliera della Lega Francesca Parlacino e di Stefano Lo Russo, capogruppo del Pd e candidato alle prossime elezioni comunali.

“Alla fine, Damiano, il cantante dei MANESKIN, è risultato negativo al test antidroga. Se mai ce ne fosse bisogno, è la conferma definitiva che quelle della stampa francese, evidentemente poco incline a perdere, sono state solo accuse infamanti per cui dovrebbero chiedere scusa. Chiudiamo finalmente questo capitolo godendo appieno della vittoria italiana di questa band esplosiva e pensando già all’anno prossimo con un obiettivo: Eurovision 2022 a Sanremo”. Così, sui social, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “È proprio nella ‘Città dei fiori’ che tutto è iniziato, è questa la casa della musica italiana- prosegue il governatore- senza dimenticare che a rappresentare il nostro Paese sarà proprio il vincitore del Festival e che vi è anche un accordo con la Rai del 1991 che indica la città del ponente ligure come location. E poi perché…Sanremo è Sanremo”.

Con il successo dei Maneskin ed il ritorno della competizione in Italia, anche Firenze punta ad ospitare l’edizione 2022 dell’Eurovision. Dopo Torino, Roma, Bologna e Rimini, è la città gigliata a uscire allo scoperto, come annuncia il sindaco Dario Nardella: “È iniziato il toto nomi delle città italiane per ospitare l’Eurovision del 2022. È chiaro che la città più bella, funzionale e artistica per ospitare un evento internazionale è Firenze. E (zitti e buoni) ci proveremo concretamente”, scrive su Twitter.

“Il ritorno in Italia dopo 31 anni dell’Eurovision song festival, grazie al successo dei Maneskin, sarà una occasione internazionale per il settore televisivo e dello spettacolo a Roma. Riteniamo giusto ed opportuno che questa occasione sia assegnata alla città che ha dato i natali ai Maneskin e ne ha sostenuto il successo nazionale ed internazionale. Siamo al fianco di Roberto Gualtieri nel fare appello a tutte le forze politiche e sociali della città a fare squadra per portare a Roma una manifestazione che può diventare simbolo della rinascita della Capitale e del Paese”. Così in una nota il capogruppo del Pd capitolino Giulio Pelonzi e il segretario romano dei democratici Andrea Casu.

Sarà forse l’ondata del successo dei Maneskin, ma Rimini punta a ospitare la prossima edizione dell’Eurovision nel 2022. “Può essere un’opportunità straordinaria e allo stesso tempo realistica”, sottolinea il sindaco Andrea Gnassi. Ovviamente, entra più nel dettaglio, “la cosa deve essere e sarà oggetto di una valutazione attenta, concreta e dettagliata”, tuttavia, “come strutture pubbliche e private, qui abbiamo senz’altro il know how e tutto quanto serve per la competizione vinta quest’anno dai Maneskin“. Il pensiero va subito alla Fiera che ha già dimostrato di “potere organizzare concerti con almeno 10.000 persone ed è servita da treni e navette”. Senza dimenticare l'”enorme capacità ricettiva e di servizi”. Dunque, conferma Gnassi, “tutto ciò, e non solo, rende la nostra area tra quelle potenzialmente in grado di accogliere Eurovision 2022, come poche altre in Italia”. Avere il quid in più di “un contesto organizzato nei servizi” e “uno scenario di eccellenze naturali, storiche e artistiche davvero unico che potrebbe diventare un vero e proprio straordinario ‘fuori salone'”, non può che portate a valutare “insieme a Istituzioni e ai privati, nei prossimi giorni, i dettagli dell’avanzamento di una candidatura ufficiale. Vediamo”, conclude il sindaco.

(ANSA/ Dire)

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