Omofobia, Rostan: “Senza Ddl Zan, è medioevo dei diritti umani”

“L’approvazione del Ddl Zan consentirebbe all’Italia di compiere un passo importante contro violenze e discriminazioni ai danni delle persone omosessuali e transgender. E’ intollerabile l’aumento ulteriore del 10% dei casi di violenza di genere registrati nell’ultimo anno in Italia. A pagarne le maggiori conseguenze sono gli adolescenti (+40% dei casi) che, a causa della pandemia Covid 19 e delle relative restrizioni, hanno dovuto subire vessazioni e minacce anche tra le mura domestiche. Questi dati dimostrano che non siamo affatto sulla strada giusta e che serve un’immediata inversione di marcia se vogliamo evitare di tornare al medio-evo dei diritti umani”. Lo ha dichiarato Michela Rostan, deputata del gruppo Misto e Vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera.

“La prima cosa da fare è quella di rendere le vittime libere di denunciare. Per fare questo occorrono investimenti stabili, e non più misure spot, per tenere aperti 365 giorni l’anno tutti gli anni i centri anti-violenza e le case rifugio. In secondo luogo bisogna monitorare tutti i luoghi di lavoro, in particolare le piccole e medie aziende per verificare la presenza di casi di mobbing e il rispetto dei diritti dei lavoratori  uniti civilmente e con prole. Bisogna inoltre porre estrema attenzione al linguaggio e ai messaggi veicolati attraverso i mass media dove, ancora oggi, molto spesso i temi della discriminazione vengono derubricati a episodi goliardici o di dubbio divertimento. Non è così che sconfiggeremo la violenza di genere in questo Paese”.

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Redazione

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