Operazione Strade Sicure, Gentile: “Ulteriore passo avanti per la remunerazione del lavoro straordinario”
“Con la Legge n.69 del 21 maggio 2021 è stato convertito il Decreto Sostegno che, oltre a svariate modifiche al testo iniziale apportate dal Senato, incrementa la remunerazione delle ore di lavoro straordinario per il personale militare impiegato nell’operazione Strade Sicure, a supporto della popolazione per l’emergenza Covid-19. Una lunga rivendicazione della Rappresentanza Militare, iniziata nell’anno 2018, che oggi fa registrare un ulteriore passo avanti verso il riconoscimento delle ore di straordinario effettuate dal personale e non interamente remunerate. A partire da gennaio 2021, si passa così dalle 14 ore e mezza iniziali alle attuali 47 con l’auspicio che i prossimi provvedimenti diano un ulteriore riconoscimento dello sforzo che le donne e gli uomini delle Forze Armate stanno svolgendo”. Così Francesco Gentile, Delegato Cocer.
“Questo ulteriore riconoscimento da parte della classe politica del Paese verso le Forze Armate é confermato dall’elevata fiducia degli Italiani dimostrata dalla rilevazione dell’ultimo rapporto Eurispes, per il quale il Gen. Vecciarelli, Capo di Stato Maggiore della Difesa, in una recente dichiarazione, sottolinea che le Forze Armate stanno operando senza sosta a sostegno dei concittadini, agendo da moltiplicatore di resilienza e fiducia per il Paese. Cartina di tornasole della professionalità e della specificità del mondo in uniforme. L’impegno di chi è deputato a rappresentare il Personale dovrà necessariamente continuare in un’ottica di valorizzazione economica, senza perdere di vista un’adeguata politica alloggiativa, che consenta, oltre agli sforzi che giornalmente vengono fatti, una continuità di idee e di lavoro, sia in termini di progetti alloggiativi a breve e lungo termine, che di sostegno alle famiglie del personale. Tale provvedimento consentirà al Personale di continuare a dare il massimo sforzo in un’ottica di riconoscimento della professionalità che ogni giorno dimostrano alla popolazione sia italiana che estera”.