Programmi d’accoglienza terapeutica, Grimaldi scrive al ministro Orlando

“Libertà, famiglia e possibilità. Queste sono le parole che usano i ragazzi di Chernobyl quando parlano dell’Italia. Un grande sorriso che però si spegne, quando devono accettare che quest’anno i programmi d’accoglienza terapeutica sono fermi e che dovranno pertanto rimanere all’interno delle case famiglia in Ucraina e Bielorussia perché il Covid-19 ha contagiato troppe persone”. Così il deputato M5S Nicola Grimaldi.

“Questa mattina ho scritto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per chiedere di accelerare le tempistiche per la ripartenza dei programmi terapeutici. Anche in piena emergenza pandemica, non possiamo trascurare le esigenze fisiche e psichiche di questi ragazzi e delle loro famiglie di accoglienza che chiedono a gran voce di potersi ritrovare. Mi auguro che il Ministro Orlando voglia tenere conto della Mia segnalazione e garantire la ripartenza di questi importanti progetti umanitari.”

“Lodevole iniziativa dell’Onorevole Nicola Grimaldi al quale ci uniamo con tutte le nostre forze per consentire la ripresa dei programmi solidaristici di accoglienza dei minori di provenienza dell’Ucraina a partire dal mese di giugno 2021. Abbiamo appreso con grande entusiasmo che nella giornata odierna l’Onorevole Nicola Grimaldi ha inviato una missiva al Ministro del lavoro e delle Politiche sociali con la quale ha chiesto di consentire la ripresa dei progetti solidaristici di accoglienza dei minori dall’Ucraina per il periodo estivo 2021”. E’ il commento di Giovanni Clausino a nome del gruppo dei genitori che ospitano i bambini di Olexandria (Ucraina) tramite l’associazione onlus “Fratello Sole”.

“Il nostro gruppo di genitori ospitanti bambini dall’Ucraina nell’ambito del programmi solidaristici di accoglienza minori intende richiamare l’attenzione delle Autorità Competenti sulla questione “Accoglienza minori”. Il nostro è un appello a riconsiderare la possibilità concreta di poter permettere a noi e ai bambini di riabbracciaci dopo la precauzionale separazione avvenuta da gennaio 2020. Le videochiamate ed i messaggi dei nostri ragazzi sono pieni di una nostalgia straziante e del desiderio di poterci incontrare di nuovo. Tra non molto arriverà il periodo estivo dell’affido, ormai la distanza e la lontananza sono diventate pesanti e difficili. E’ un anno e mezzo che non viviamo momenti in comune con i bambini. Un anno è lungo e pesante, la separazione prolungata diventa sempre più difficile e dolorosa da entrambi i lati. Nei continui contatti a distanza continuiamo a dare fiducia, speranza, tranquillità e serenità ai bambini che chiedono sempre più insistentemente di venire da noi. Vi chiediamo a questo punto di dare speranze e fiducia anche a noi adulti. Tutti abbiamo bisogno di rassicurazioni e di segnali di normalità dopo la tempesta che ci ha e ci sta sconvolgendo, ma loro, i nostri piccoli, ne hanno ancora più bisogno. Sicuri di operare insieme per il bene e la sicurezza dei bambini, fiduciosi aspettiamo con ansia i bambini per l’estate”.

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Redazione

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