Rifiuti, presentati progetti riconversione STIR Giugliano e Tufino
Presentato oggi, ai sindacati confederali, dalla Città Metropolitana di Napoli il progetto per la riconversione degli Stir di Giugliano in Campania e Tufino. Il piano, spiega una nota dell’Ente di piazza Matteotti, prevede lo stop ai trasferimenti dei rifiuti fuori regione e la riduzione delle quantità conferite all’inceneritore di Acerra attraverso il recupero dei materiali “nobili”, ovvero di quelli che possono essere riciclati o reimpiegati in ambito civile o industriale, con un risparmio di almeno 35 milioni di euro l’anno e conseguente riduzione della tariffa per i cittadini.
I progetti di riconversione, nell’ambito del Recovery Plan, per complessivi 80 milioni di euro, sono stati illustrati in un incontro tenutosi nella Sala “Mariella Cirillo”, dal direttore generale dell’Ente, Giuseppe Cozzolino, e dal direttore tecnico di SA.P.NA., la società della Città Metropolitana che cura il ciclo dei rifiuti e che gestisce gli impianti, Domenico Ruggiero.
Presenti i segretari generali di Cisl e Uil, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati, e Raffaele Paudice, della segreteria Cgil Napoli e Campania.
Il Piano, si legge in una nota, parte dalla considerazione che “attualmente i due Stabilimenti di Tritovagliatura e di Imballaggio Rifiuti, che trattano rifiuti indifferenziati, sono configurati solo per separare il materiale conferito in frazione secca – che viene smaltita nell’impianto di Acerra (a un costo di 80 euro a tonnellata) o fuori regione (a 180 euro) – e frazione umida (smaltita a un costo di 195 euro), ma non per operare una selezione spinta delle frazioni merceologiche recuperabili, quali plastica, carta, vetro, metalli, biometano, legno, sebbene queste siano presenti in quantità significative”.
Con il revamping delle strutture di Giugliano e Tufino, dove sono previsti investimenti per 40 milioni ciascuna, questi materiali verrebbero recuperati attraverso un “innovativo processo automatizzato” che prevede anche l’ausilio della robotica, generando ricavi importanti oltre che una notevole riduzione dei quantitativi da smaltire e conseguentemente dei costi. In termini di flussi, l’intervento consentirà l’eliminazione dei conferimenti fuori regione e la riduzione dei conferimenti al “TMV di Acerra dalle attuali 300mila tonnellate annue medie a circa 186mila (se non si procederà anche alla produzione di Combustibile Solido Secondario) o addirittura a meno di 120mila (in caso di produzione di CSS per i cementifici)”.
Il costo per lo smaltimento dei rifiuti passerebbe, nel giro di 6-7 anni, “secondo stime effettuate in maniera prudenziale”, dagli attuali 61 milioni di euro l’anno a circa 26 milioni (senza CSS) o addirittura a 14 milioni l’anno (con la produzione di CSS).
“Siamo orgogliosi di presentare questo progetto ai sindacati confederali regionali presenti oggi nelle loro massime espressioni – ha affermato Cozzolino – e di acquisirne l’apprezzamento e la condivisione, perché si tratta di una vera svolta nel sistema di gestione dei rifiuti nell’area metropolitana. E anche e soprattutto perché riusciamo a centrare i tre obiettivi strategici indicati del sindaco Luigi de Magistris: migliorare la qualità dell’ambiente, garantire tutti i posti di lavoro nonostante l’automatizzazione dei processi e non fermare gli impianti durante le operazioni di ammodernamento”.
“Si tratta – ha spiegato – di interventi che non prevedono un aumento dei rifiuti conferiti su ciascun impianto, la cui quantità resterà quindi immutata: verranno, invece, introdotte innovazioni tecnologiche che ridurranno l’impatto delle lavorazioni sull’ambiente e l’immissione di Co2 nell’atmosfera. Così come il nuovo sistema richiederà l’impiego di ulteriori lavoratori. Stiamo già pensando, infatti, alla riqualificazione di 200 dipendenti”.
Il progetto, ha affermato Tipaldi, “è interessante e valido, lo sosteniamo, ovviamente speriamo in un’accelerazione dei tempi per ricevere i finanziamenti e realizzare i lavori”. Per Sgambati si tratta di “una soluzione ottimale per gli impianti dell’area metropolitana di Napoli anche nell’ottica dell’inserimento nel programma di ammodernamento della regione Campania”. “Ci è sembrato un progetto interessante e importante, improntato al corretto utilizzo delle risorse del Next Generation Eu e del Pnnr, con le garanzie illustrate sia in termini occupazionali che di continuità degli impianti”, ha aggiunto Paudice.
“Se il Pnrr accoglierà la nostra proposta – ha concluso Ruggiero – potremo finalmente dire che il sole della transizione ecologica si leverà sul nostro territorio”. Sul tema è intervenuto anche Enrico Panini, Capo della Segreteria politica del sindaco metropolitano: “cambierà la narrazione sulla gestione dei rifiuti, saremo punto avanzato a livello nazionale”.
(Com/Gup/ Dire)