Scadenze per i comuni, De Lise: “Slittamento annunciato solo il giorno prima”
“Lo slittamento al 31 maggio delle scadenze per il consuntivo e per il bilancio di previsione, comunicato appena un giorno prima della chiusura, è l’ennesimo schiaffo alla nostra categoria professionale. Sarebbe importante muoversi con maggiore anticipo per permetterci di programmare il lavoro in un ambito non facile”. Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, aprendo il webinar sul tema “I riflessi della pandemia sugli enti locali tra minacce, opportunità e vincoli di bilancio”.
“Quello delle scadenze, infatti, è un tema delicato per i professionisti – ha aggiunto -, così come la gestione dei fondi erogati ai Comuni per la pandemia: un settore, quest’ultimo, in cui i dottori commercialisti e gli esperti contabili operano quasi sempre, soprattutto a inizio carriera, lavorando con gli enti locali. In questo senso l’Unione continua la sua opera come sindacato per la categoria, assicurando l’aggiornamento professionale”.
Un evento formativo totalmente online, per avvicinare professionisti da tutta Italia e temi di attualità. Ma anche un’occasione per raccogliere impressioni e pareri.
“I sindaci chiedono di spendere il denaro disponibile nelle casse dei comuni senza essere costretti ad accantonamenti e avanzi vincolati”, ha sottolineato Leoluca Orlando, primo cittadino di Palermo.
“La pandemia ha ricordato agli enti comunali e alle aziende quanto essi siano uguali, sono praticamente sulla stessa ‘barca’ su temi come spesa, fiscalità e liquidità. Solo che alle amministrazioni comunali spetta anche una ulteriore spesa sociale”.
Il grido d’allarme partito dai Comuni era già stato introdotto da Marco Castellani, presidente dell’Ancrel, che durante il suo intervento ha parlato di come “molti piccoli comuni hanno di fatto ottenuto risorse in eccesso durante la pandemia, fondi che dovranno essere gestiti secondo regole contabili nuove o comunque ancora da stabilire. Per i grandi centri, invece, l’assorbimento di quei fondi è stato completato. È da capire, inoltre, se effettivamente nella nuovo dl sostegni bis il governo Draghi inserisca ulteriori 2-3 miliardi di euro per tappare la voragine che si è creata a causa di queste erogazioni. Il tutto considerando che è stata sancita una proroga per rendiconto 2020 e bilancio di previsione che non sono stati ancora approvati”.
Il suo intervento è stato presentato da Carlo De Luca (componente della Giunta Nazionale Ungdce), che ha spiegato come “l’intento di questo evento è sensibilizzare l’avvicinamento dei giovani colleghi alla pubblica amministrazione, in un ruolo consulenziale e di supporto; senza tralasciare le insidie che il percorso di revisore all’interno degli Enti locali e del settore pubblico, in genere, può riservare. Il coinvolgimento di più ‘attori’ della filiera istituzionale ci permette di avere un quadro completo del contesto attuale e di fare un’analisi dello stato dell’arte, anche alla luce del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
Francesco Puccio, numero uno della Fondazione Centro Studi Ungdcec, ha invitato “tutti i colleghi commercialisti ad aderire, sul portale della fondazione e dell’Unione nazionale, alla raccolta dei dati forniti nella dichiarazione nazionale dell’Iva, affinché possano essere divulgati alle istituzioni e fini informativi”.
Dopo l’intervento di Ettore Perrotti (presidente dell’Odcec L’Aquila e Sulmona), ampio spazio è stato riservato ai relatori. Marco Rusconi (dottore commercialista di Lecco e componente della Commissione Nazionale Enti Locali Ungdcec) ha parlato di “Fondo Funzioni Fondamentali (c.d. Fondone)”; Claudio Chiusano (dottore commercialista di Asti e coordinatore Area Revisione Enti Locali Commissione Nazionale Enti Locali Ungdcec, ha invece discusso su “pagamento dei debiti commerciali dell’ente locale: evoluzione normativa ed implicazioni per la revisione”; Giuliana Di Fiore (professore di Diritto Amministrativo Università Federico II di Napoli e assessore al Comune di Giugliano), ha puntato il suo intervento su “I Comuni tra Covid e PNRR: alla guerra senza le armi?”; Tonino Salerno (dirigente del settore Politiche Finanziarie Comune di Rivalta) ha spiegato “L’Organizzazione del processo di pagamento dei debiti commerciali: il caso del Comune di Rivalta”.
Infine, le conclusioni sono state affidate a Gianpiero D’Andrea (presidente della Commissione Nazionale Enti Locali Ungdcec).