Sviluppo di Bagnoli e Campi Flegrei, Ronghi: “fare presto!”

Un progetto identitario per lo sviluppo di Bagnoli e dei Campi Flegrei. E’ quanto emerso dal dibattito on line, promosso dalla pagina di confronto “Nuove Socialità”,  con Salvatore Ronghi, il vulcanologo prof. Giuseppe Longo, il professore ed architetto Salvatore Visone, l’Ing. Giovanni Giannini, ideatore del progetto della Cabinovia dei Campi Flegrei, Gabriella Peluso, vice responsabile nazionale delle Politiche per il Sud di FdI.

“Dopo 30 anni di immobilismo, bonifiche fantasma, 900 milioni di euro investiti, il cronoprogramma che ci porta ad aspettare altri dieci anni, non capiscono che  non c’è più tempo. Fate presto!

Non è più tempo di progetti e concorsi di idee, bisogna concretizzare la grande potenzialità di sviluppo economico che Bagnoli rappresenta, concludere la bonifica dell’area – ha sottolineato Ronghi -, il grande progetto per Bagnoli va collegato allo sviluppo dei Campi Flegrei come volano di sviluppo economico e occupazionale del territorio e dell’intera Campania”.

“E’ gravissimo che Napoli sia una città con il mare ma non di mare – ha osservato Visone – il previsto parco urbano, strutture e servizi turistici, la spiaggia, l’approdo turistico e la passeggiata di via Coroglio bisogna rendere il mare fruibile come in altre città europee e realizzare in tempi brevi la riqualificazione urbana di Bagnoli e dei Campi Flegrei come Smart city a vocazione turistica”.

“Se l’immenso patrimonio naturalistici dei Campi Flegrei fosse stato in altri Paesi, non staremmo ancora parlando di progetti di sviluppo ma avremmo un attrattore turistico di richiamo internazionale che può contare anche su un’area vulcanica unica nella sua straordinarietà – ha detto Luongo – per il quale “occorre dare una svolta totale alla gestione del territorio puntando particolarmente sulla cultura, sui  beni archeologici e sulle risorse termali”.

“Il congestionamento dovuto al traffico veicolare dell’intera area flegrea va superato – ha sostenuto  Giannini- realizzando il progetto della cabinovia dei Campi Flegrei che costituirebbe un mezzo di trasporto alternativo ed ecocompatibile. La mobilità diventa fondamentale se si intende dare lustro a tutti i siti turistici dei Campi Flegrei”.

“La mancanza di una strategia di sviluppo per Bagnoli e per i Campi Flegrei e’ il simbolo del fallimento totale della sinistra – ha sottolineato Peluso –  la grande sfida per lo sviluppo economico, per il turismo e per il lavoro con una visione di governo delle città strategica, penso a Napoli e a Pozzuoli, competente  e concreta, cosa che fino ad oggi è mancata”- ha evidenziato l’esponente del partito di Giorgia Meloni.

Tre le direttrici in cui si articola la proposta per lo sviluppo dei Campi Flegrei emerso dal dibattito che proseguirà nei prossimi giorni: la valorizzazione dei siti archeologici dall’Anfiteatro Flavio, al Rione Terra, al Parco Sommerso di Baia fino al Parco di Liternum a Lago Patria, la valorizzazione dei litorali flegrei con il potenziamento dell’accessibilità delle spiagge e della ricettività turistica, la valorizzazione delle risorse termali e lacustri, il potenziamento del trasport  su ferro  tra Napoli e i Comuni dei Campi Flegrei fino al litorale domitio-flegreo.

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Redazione

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