Turismo, Venezia ri-schiera i ‘guardians’ in San Marco e Rialto
Questa estate torneranno a Venezia gli “angeli del decoro”, ovvero gli stewart che accoglieranno i turisti in zona San Marco e Rialto offrendo informazioni e monitorando la situazione. Un servizio per cui la giunta comunale ha oggi previsto di investire 250.000 euro, per una media di 10 persone al giorno in servizio fino ad ottobre nei luoghi di maggior afflusso turistico.
“Il personale selezionato lavorerà in sinergia con i punti di informazione turistica e con la Polizia locale per garantire un servizio efficace. La città è pronta ad accogliere turisti provenienti da ogni parte del mondo, ora che sempre più Paesi permettono di viaggiare al di fuori dai propri confini, ma pretende il rispetto della sacralità dei luoghi, del decoro cittadino e dei residenti”, ricorda l’assessore comunale al Turismo Simone Venturini, avvertendo che gli stewart, definiti ‘guardians’, interverranno in collaborazione con la Polizia locale anche “qualora dovessero registrarsi infrazioni ai regolamenti comunali e commineranno le dovute sanzioni”. Un percorso di formazione garantito dal settore Turismo del Comune e dalla Polizia locale servirà ai ‘guardians’ per esprimersi in più lingue, conoscere le norme del Regolamento e imparare anche come porsi nei confronti di cittadini con culture e tradizioni differenti. Come negli anni scorsi, gli operatori saranno riconoscibili grazie a pettorine ad hoc con lo slogan ‘#EnjoyRespectVenezia’ e a loro disposizione avranno volantini esplicativi stampati in più lingue, per offrire al visitatore consigli e indicazioni utili sui servizi cittadini, aggiunge il Comune.
“Venezia si sta attrezzando per gestire le possibili criticità che, in determinati giorni, un afflusso troppo elevato di persone in centro storico può comportare. Il tutto in vista dell’entrata in vigore del contributo di accesso, attivo dal 2022, e della prospettiva di arrivare a una prenotazione per tempo della visita a Venezia, con l’obiettivo di favorire un turismo pernottante che abbia l’opportunità di vivere la città, apprezzarla senza fretta e che favorisca lo scambio tra culture che da sempre è linfa vitale per la nostra città”, conclude Venturini.
(Fat/ Dire)