​(VIDEO) 1 maggio, Di Mare in audizione: “da Fedez una manipolazione, la Rai vuole le scuse”

“La Rai è stata crocifissa e condannata prima ancora che Fedez salisse sul palco. Possiamo rimediare? Mi auguro di sì, ma il danno è gigantesco. La Rai e Ilaria Capitani si aspettano delle scuse che non arriveranno mai, io temo”. Il direttore di Rai3, Franco Di Mare, difende la tv pubblica in Commissione di Vigilanza dopo le polemiche per l’intervento del rapper al concerto del Primo Maggio, parlando di “una polemica basata sulla manipolazione dei fatti, che avrebbe dovuto dimostrare nelle intenzioni dell’autore l’esistenza di una censura che non c’è mai stata”. 

Di Mare passa, dunque, al contrattacco, ma l’intervento non convince gran parte dei parlamentari, che contestano all’azienda di non aver portato gli atti alla Procura della Repubblica, nonostante le gravi accuse mosse al rapper. Dal Pd, Leu, Iv, Fi, ma anche dalla Lega e M5S, che attaccano però anche il rapper, arrivano accuse sulla gestione ritenuta quantomeno confusa della vicenda, mentre Fratelli d’Italia invoca le dimissioni immediate del direttore.

“Ho rilevato una gestione complessa e confusa dell’evento. C’è stato un produttore esterno alla Rai che ha parlato di “uniformarsi al sistema” e si è dovuto scusare l’ad Rai per questo. Tutto ciò mi rafforza nell’idea che le esternalizzazioni di eventi in diretta siano un rischio che il servizio pubblico non può correre”. Così il presidente della Vigilanza, Alberto Barichini, dopo l’intervento del direttore di Rai3, Franco Di Mare.

(ANSA)

Redazione

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