(VIDEO) Commissione inchiesta Denise, Piera Maggio: “sento Parlamento vicino”

“Oggi posso dire che lo Stato c’è, che si sta occupando di questa vicenda in modo concreto e deciso”. Lo dice Piera Maggio che ha partecipato alla conferenza stampa del Pd organizzata da Alessia Morani e Carmelo Miceli, per illustrare la proposta di legge per istituire una commissione parlamentare di inchiesta sulla sparizione della piccola Denise Pipitone.

La mamma della piccola scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, in Provincia di Trapani, osserva: “Questa è un’azione bella forte, si cerca ovviamente di scoprire quello che è giusto che sia. Io spero che si arrivi a un obiettivo ben preciso: capire molto di piu’ di quello che è stato fatto e di quello che si poteva fare. É questo che ci auguriamo”. Per far partire la commissione in Parlamento, Piera Maggio si appella “a tutti i partiti perchè questa proposta – sottolinea – non ha un colore o una bandiera. Questa proposta per tutti i partiti deve confermare una cosa molto importante, che Denise è la figlia di tutti gli italiani, Denise è la figlia di ogni parlamentare, non c’è un colore di bandiera. Credo che sarà accolta da tanti di loro perchè è doveroso fare qualcosa di concreto”.

Istituire una commissione parlamentare di inchiesta sulla sparizione della piccola Denise Pipitone e per “esaminare la compiutezza e l’efficacia dell’attività investigativa, anche valutando se vi siano state eventuali inadempienze o ritardi nella direzione e nello svolgimento” delle indagini. E’ quanto chiedono Alessia Morani e Carmelo Miceli, deputati del Pd che hanno predisposto una proposta di legge, presentata in conferenza stampa alla Camera, presente la madre di Denise Piera Maggio. Nella proposta i due parlamentari sottolineano che la scomparsa di Denise dalla sua abitazione di Mazara del Vallo il primo settembre 2004 “appare ancora oggi avvolta da troppi misteri, segnata da gravi incongruenze, lambita da evidenze che portano a sospettare dell’esistenza di più di un depistaggio, di inquinamento di prove, di false testimonianze”.

Morani e Miceli rilevano che “negli anni sono state innumerevoli le segnalazioni della presenza in vita di Denise Pipitone, purtroppo sempre rivelatesi false”, fino all’ultimo episodio della ragazza russa, Olesya Rostova, che presentava notevoli somiglianze con la madre di Denise. In seguito “per la prima volta, il pubblico ministero titolare delle indagini fino al 2005, la dottoressa Maria Angioni, ha rilasciato dichiarazioni importanti in merito alle modalità con cui sarebbero state condotte le indagini” che “risulterebbero supportate anche dall’allora Procuratore capo di Marsala, dottor Alberto Di Pisa” e che adombrano l’esistenza di “carenze nelle indagini e di ‘numerosi e costanti depistaggi'” con “un clima di sospetto e accusatorio che sarebbe stato provocato da alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine”.

“Il caso della scomparsa della piccola Denise – scrivono Morani e Miceli – deve necessariamente trovare una sua soluzione e una sua verità, tanto più poiché si inserisce in un contesto che vede circa 61.826 persone scomparse ancora da ritrovare in Italia. La maggior parte di loro, circa 45.028, sono minori; siamo di fronte a numeri impressionanti, che la Relazione del Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, relativa al periodo 1° gennaio-30 giugno 2020, descrive come manifestazione di un fenomeno di dimensioni rilevanti, e, che, come spiega nella premessa il Commissario straordinario, evidenziando il ‘trend crescente negli ultimi anni che può considerarsi fisiologico e non più emergenziale’, impone la necessità di un’azione di ricerca integrata, strutturata e pianificata nei vari contesti, in considerazione delle eterogeneità territoriali”. In particolare, concludono i parlamentari Dem nella richiesta di istituzione della Commissione, la storia di Denise “non può più essere lasciata in balia di sensazionalismi, false piste, connivenze e opacità”.

 

“Nel caso di Denise – ha spiegato Alessia Morani – ci sono ancora troppi misteri, gravi incongruenze, ci sono stati più di un depistaggio, casi di inquinamento di prove e false testimonianze. Piera Maggio combatte da troppi anni per avere verità e giustizia e Denise è diventata figlia di tutti noi. Con questo, che è uno degli atti parlamentari più impegnativi, non vogliamo risolvere il caso ma dare un contributo alla verità”.

“Ci sono già più di 30 firme – ha aggiunto Miceli – e crediamo a brevissimo di avere la sottoscrizione di tutti i gruppi, lo auspichiamo. Non è ammissibile che nostro figlio o nostra figlia spariscano nel nulla e che non ci sia una spiegazione, una verità. Non manca molto tempo in questa legislatura, chiediamo che entro giugno si possa rendere operativa la commissione, lo dobbiamo a Piera Maggio, a Mazara, alla Sicilia e soprattutto a Denise“.

“Grazie – ha dichiarato Piera Maggio – per aver accolto questo mio grido di mamma sofferente. Oggi posso dire che lo Stato c’è, che si sta occupando di questa vicenda in modo concreto e deciso. Spero che la proposta venga accolta da tutti: non c’è colore politico, è la bambina di tutti gli italiani. Chiediamo verità e giustizia, Denise la merita e io ci credo”.

(Mar/ Dire)

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