(VIDEO) Aurora Leone dei The Jackal: “Cacciata da Partita del Cuore perché donna”
“Io e Ciro, purtroppo, non parteciperemo alla Partita del Cuore. L’accaduto ci fa sentire estranei a un contesto che dovrebbe avere tutt’altro scopo. Continuiamo a sostenere il progetto perché donare per la ricerca contro il cancro è fondamentale. Non ce la sentiamo di scendere in campo dopo una questione medievale, dopo che non ci hanno fatto entrare in albergo neanche per riprendere le nostre cose. Io mi sono sentita in imbarazzo. E la mascherina che ci hanno dato porta la scritta ‘Stop alla violenza sulle donne’, sono furiosa”. Aurora Leone, attrice dei The Jackal, racconta in una serie di storie Instagram in compagnia del collega Ciro Priello l’incredibile discriminazione di cui è stata vittima nel corso della cena alla vigilia della Partita del Cuore. Giornata iniziata dall’attrice indossando la maglia dell’Argentina ‘alla conquista di Torino’ e finita venendo cacciata dal J hotel.
“Io e Ciro ci siamo seduti al tavolo con la nazionale Cantanti – spiega – e a quel punto l’organizzatore si è avvicinato e ci ha detto che io non potevo sedere lì. Noi abbiamo pensato che ce lo stesse dicendo perché eravamo della squadra avversaria e mentre ci alzavamo dice a Ciro che poteva restare e che solo io non potevo rimanere al tavolo dei giocatori. Alla mia richiesta di spiegazioni lui mi dice: ‘sei una donna, non puoi stare seduta qui, queste sono le nostre regole’. Al che gli ho risposto di non essere l’accompagnatrice di Ciro, ma di essere stata convocata come gli altri. E lui: ‘non farmi spiegare il motivo per cui non puoi stare qui, alzati’ invitandomi a sedere a un altro tavolo”.
I due si sono spostati insieme, racconta ancora Aurora, e a quel punto sono stati chiamati “in disparte da quello che credo essere il direttore generale della nazionale cantanti che ci ha detto che il problema era solo che eravamo seduti al tavolo della squadra sbagliata. A lui abbiamo spiegato che i termini non erano stati questi e ci ha risposto ‘vabbè ma tu mica giochi, sei qui come accompagnatrice’. Ancora una volta Aurora ha ribadito di “avere la convocazione stampata” e di avere anche comunicato le taglie del completino da gioco che le sarebbe stato risposto “può essere indossato anche in tribuna, da quando in qua le donne giocano”.
“A quel punto ci siamo arrabbiati – sottolinea l’attrice – siamo stati cacciati dall’albergo ma prima i cantanti che erano con noi ci hanno fatto le loro scuse per una situazione assurda, paradossale. Io ero lì al pari di tutti gli altri. Il presidente della fondazione Piemontese per la ricerca contro il cancro si è scusato con noi e si è detto mortificato per l’accaduto. Non voglio che l’accaduto pregiudichi la raccolta. Questa è una partita di beneficenza, non la Champions League”.
A commentare l’episodio nella notte, anche Eros Ramazzotti, presente alla cena di ieri sera, attraverso un post su Instagram. “Noi della NIC ( Nazionale italiana cantanti) Non siamo stati coinvolti direttamente nella vicenda scaturita dal comportamento di due persone dello staff. Stavamo parlando tra di noi mentre cenavamo, abbiamo sentito delle voci alzarsi senza capire cosa stesse succedendo. Io ho provato a recuperare la situazione che era oramai precipitata- ha dichiarato il cantante-. Domani mattina avremo un incontro con Aurora e Ciro per spiegare meglio la dinamica dell’avvenimento e scusarci pubblicamente dell’accaduto. NOI NON SIAMO SESSISTI e tantomeno RAZZISTI o OMOFOBI, anzi, ognuno fa qualcosa per chi ha bisogno ( da anni e in tempi non sospetti) sinceramente per un comportamento incauto di due persone dello staff, non possiamo passare per quello che non siamo. W sempre la solidarietà W le donne che sono parte fondamentale della nostra vita”.
“Quanto denunciato da Aurora Leone è l’ennesima triste attestazione di quanta strada ci sia ancora da fare. ‘Da quando in qua le donne giocano a calcio’ evidenzia la necessità di tanta cultura sportiva. Si punta al cuore, ma qui bisogna ricominciare dal cervello”, scrive sui social la Sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali in merito alla denuncia di Aurora Leone.
(Agenzia Dire)