Accoltella un agente, arrestato per tentato omicidio
Ieri sera gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in piazza Nolana hanno controllato un giovane il quale, durante l’identificazione, si è dato improvvisamente alla fuga in direzione di vico Gabella alla Farina. I poliziotti lo hanno inseguito fino a via Soprammuro dove l’uomo, una volta raggiunto, ha estratto un coltello ferendo uno di essi ed abbandonando l’arma solo dopo che un altro operatore gli aveva intimato l’alt esplodendo un colpo di pistola in aria, in seguito al quale si è dato nuovamente alla fuga in direzione della III Traversa Garibaldi dove, dopo aver tentato di nascondersi tra le auto in sosta, con non poche difficoltà e dopo una colluttazione, è stato bloccato e trovato in possesso di 18 compresse di una sostanza psicotropa. Ibrahim Diakite, 28enne della Costa d’Avorio con precedenti di polizia, è stato arrestato per tentato omicidio, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale nonché denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi.
«Ancora una volta ci troviamo davanti a un balordo che, per sfuggire ai controlli, ha accoltellato un collega al quale va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Non ci stancheremo mai di dire che il taser è quanto mai indispensabile per evitare episodi del genere e tragiche conseguenze». Lo dichiara Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap) in merito a quanto avvenuto a Napoli, dove un extracomunitario di 28 anni, Ibrahim Diakite, con diversi precedenti di polizia, per sottrarsi al controllo della polizia, ha accoltellato un agente. Il giovane aveva della droga al seguito ed è stato arrestato. «L’arresto è stato convalidato con l’accusa di tentato omicidio. Ci auguriamo – prosegue Conestà – che sconti la sua pena in galera e che gli operatori delle forze dell’ordine, sempre più in balia di atti di violenza, siano adeguatamente tutelate ed equipaggiate. Adesso basta, siamo stanchi. Non siamo carne da macello» ha concluso.
“Nella tarda serata di ieri, a Napoli, l’ennesimo caso di un agente di Polizia che si è salvato da un accoltellamento solo grazie alla sua prontezza e alla buona sorte. Politica e Istituzioni non possono più stare a guardare. Si susseguono, quasi quotidianamente, episodi gravissimi di violenza in cui, troppo spesso, i poliziotti rimangono feriti, non avendo a propria disposizione strumenti e norme che consentano un’adeguata tutela loro e degli altri. E’ ora di dire basta, continuare a stare con le mani in mano è ormai solo indice di cattiva fede. Urge intervenire prima che ci scappi il prossimo morto”. Così Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato. “Il nostro primo pensiero di solidarietà e vicinanza va al collega che se l’è vista brutta – aggiunge Mazzetti -. Ma non si può più tacere il livello di frustrazione e sconcerto che giustamente attanaglia gli operatori della sicurezza, che svolgono il proprio lavoro al servizio della gente e del paese, ma che sono costretti a subire anche rischi evitabili o ridimensionabili se si procedesse senza più assurdi ritardi burocratici a fornire loro dotazioni adeguate, e soprattutto che vivono il peggiore degli incubi, sapendo che intervenire per salvare se stessi o gli altri può catapultarli nell’inferno giudiziario che inizia con quello che, tentando inutilmente di banalizzare, si chiama ‘atto dovuto’”. “Basta con questo stillicidio – conclude Mauro Di Giacomo, Segretario Fsp Napoli -. L’incolumità dei lavoratori in divisa deve pur contare qualcosa, ed è ora di dimostrarlo in maniera forte e concreta, mettendo mano a norme di merito e procedurali che devono essere cambiate”.