Assunzioni nel settore rifiuti, Uniti per Cesa: “Si rispettino legge regionale 14/16 e dignità lavoratori Cub”
“L’attuale capitolato di appalto del Comune di Cesa prevede una forza lavoro composta di 12 unità, ma allo stato attuale, per effetto di pensionamenti e/o decessi, è ridotta a 9 unità. Sul cantiere di Cesa, da quanto abbiamo appreso, continua ad essere utilizzato personale esterno, cosiddetto stagionale a supporto, per eventuaIi assenze, per eventi morbosi e/o ferie ecc. Non è più rinviabile, per una corretta esecuzione dei servizi previsti dal contratto, l’integrazione del personale mancante mediante l’attivazione di tutte le procedure dettate dalla Legge Regionale n. 14/2016 che prevede la ricollocazione del personale dipendente facente parte del Consorzio Unico di Bacino”. Così il gruppo comunale Uniti per Cesa formato dai consiglieri Ernesto Ferrante, Amelia Bortone, Carmine Alma e Paola Verde.
“Tale legge prescrive alle aziende di servizi ambientali (a Cesa è la GPN) di non fare assunzioni ex novo, ma di assorbire i lavoratori del Cub fino al completo esaurimento. La normativa ha lo scopo di ricollocare i quasi mille dipendenti del Consorzio Unico di Bacino dislocati tra Caserta e Napoli, padri di famiglia che non vedono una schiarita sul fronte occupazionale e vantano mesi e mesi di stipendi arretrati. Le Amministrazioni Comunali che concedono appalti per servizi pubblici hanno un preciso dovere di controllo e garanzia stabilito dalla legge, (art. 36 L.300/20.05.1970), e devono comunicare eventuali inadempienze dell’appaltatore alla Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché, accertati i fatti, si possa anche decidere di escludere l’azienda dalla partecipazione a futuri appalti. Uniti per Cesa vigilerà per garantire il rispetto di quanto previsto dalla legge”.