(FOTO) Scarichi non autorizzati e sequestro di carne: operazione Forestale nel Salernitano
Nell’ambito della campagna di monitoraggio e controllo tesa a verificare la regolarità degli scarichi nell’area del bacino del fiume Sarno ed allo scopo di prevenire e ridurre gli inquinamenti incidenti sul corso d’acqua, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cava de’ Tirreni hanno effettuato controlli presso uno stabilimento industriale di lavorazione e commercio di banda stagnata ed imballaggi e di etichettatura di manufatti in carpenteria metallica sito nella zona P.I.P del comune di Angri. Gli accertamenti condotti nell’opificio, che hanno visto impegnati i militari e tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, hanno consentito di accertare irregolarità di carattere ambientale. In particolare, il controllo della rete di scarico e della linea di flusso dei reflui prodotti dalla fabbrica, ispezionata con l’impiego di fluido tracciante, hanno fatto emergere delle irregolarità su uno specifico punto di emissione che costituisce uno scarico di reflui industriali non autorizzato recapitante in pubblica fognatura. All’esito degli accertamenti, i militari hanno proceduto a sequestrare lo scarico illecito e ad interrompere lo scarico dei reflui, deferendo alla AG i responsabili della ditta.
Sempre i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Cava dè Tirreni, in collaborazione con personale dell’A.S.L. di Salerno, a seguito attivazione relativa ad una segnalazione di presunte irregolarità in campo ambientale ed agroalimentare, hanno effettuato un controllo in un locale commerciale sito nel comune Pagani. Nel corso della verifica presso l’esercizio commerciale adibito alla lavorazione di carni per la produzione di piedi e muselli e rumine di bovini, i militari ed il personale sanitario intervenuto hanno accertato l’assenza di documentazione che potesse comprovare la provenienza e tracciabilità delle carni, e quindi la sicurezza alimentare delle stesse, nonché la carenza di documentazione sanitaria relativa alla struttura in cui le carni venivano lavorate. Alla luce di quanto emerso sono stati posto sotto sequestro sanitario amministrativo circa 500 Kg di carne rinvenuti nella struttura. Ma vi è di più: il titolare non è stato in grado di esibire documentazione relativa alla gestione e corretto smaltimento dei rifiuti prodotti e provenienti dalla lavorazione e dal lavaggio della carne. Costituendo la circostanza uno smaltimento illecito di rifiuti i militari hanno posto sotto sequestro la vasca di raccolta delle acque di lavaggio delle carni e deferito alla AG il responsabile dell’esercizio.