Giugliano. Botte e violenze ogni giorno: la drammatica storia di una donna di Lusciano

Per una questione di privacy e rispetto nei confronti di questa donna sfortunata, useremo un nome di fantasia. La chiameremo Lucia.

Lucia è una ragazza di Lusciano che nel 1988 sposa il marito e va a vivere a Giugliano in Campania.

La vita di Lucia non è stata mai felice. E’ stata sempre piena di angherie e violenze da parte del marito. Dalla denuncia che la stessa ha depositato ai Carabinieri di Giugliano in data 7 giugno scorso, appare quello che sembra un film dell’horror.

Lucia si sposa nel 1988 e appena tornata dal viaggio di nozze riceve la sua prima dose di botte da parte del marito.

La causa scatenante sarebbe semplicemente una telefonata che la donna aveva fatto alla propria madre.

Sempre nel 1988 Lucia abortisce. Era la sua prima gravidanza, la causa dell’aborto sono i calci e pugni che aveva ricevuto dal marito.

Lucia racconta ai Carabinieri che le violenze le ha subite tutti i giorni della sua vita, all’inizio aveva anche denunciato poi è come se si fosse assuefatta; come se si fosse abituata a ricevere botte e offese tutti i giorni senza nessun motivo. Per la pace familiare e il bene dei figli aveva ritirato tutte le denunce sporte in passato.

Poi per dieci lunghi anni ha subito violenze, minacce e offese tutti i giorni senza mai reagire.

In data 31 maggio u.s., senza nessun motivo, il marito l’ha colpita più volte e gli ha rotto in testa una bottiglia. Successivamente si scoprirà che aveva subito una lesione al setto nasale.

Il 7 giugno, intorno alle 05:30, mentre si trovava in cucina, Lucia è stata afferrata alle spalle dal marito che ha cercato di avere con la stessa un rapporto sessuale contro la sua volontà.

A quel punto Lucia ha deciso di raccontare ogni cosa ai Carabinieri di Giugliano in Campania e ha lasciato la sua abitazione dove ha il terrore di tornare.

Lucia quando esce di casa si copre il viso per paura che il marito la possa riconoscere per strada e la possa aggredire.

La donna è ospitata da una sua carissima amica che la sta accudendo e proteggendo: per Lucia occorre assolutamente, e in tempi brevissimi, una struttura protetta dove la stessa possa inseguire finalmente la tranquillità e felicità che non ha mai provato e soprattutto possa stare lontano dal marito aguzzino.

Sta comunque procedendo il tribunale di Napoli Nord – Aversa già con la procedura detta ‘codice rosso’ e sicuramente nei prossimi giorni il marito sarà raggiunto da un divieto di avvicinamento.

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Redazione

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