Lavoro, Sisto: “I professionisti alle urne entro cinque mesi”

“Sulle elezioni dei professionisti c’è una norma costituzionale che dovrebbe indurre al rispetto delle quote di genere. Nelle prossime settimane, verificheremo che tutti gli Ordini giungano a rivedere le situazioni più delicate in modo che non ci siano problemi rispetto alle votazioni e alla durata dei futuri Consigli. Credo, insomma, che al più presto questo gap di carattere formale sarà risolto sia per i commercialisti che per ingegneri e giornalisti. In quest’ottica, posso affermare che nel giro di cinque mesi si arriverà al voto e allo sblocco delle varie situazioni che presentano uno o più problematiche. Elezioni già a luglio? La data dipende da diversi aspetti, ma assicuro che saranno indette appena possibile. Vogliamo che sia chiaro che il primo e unico interesse del governo è quello di far rispettare le regole”. Lo ha detto Francesco Paolo Sisto, sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, aprendo il webinar “Quale futuro per il ruolo del dottore commercialista nel Sistema Italia?”. Si è trattato del primo “web talk” dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, un nuovo format che prevede una durata massima di un’ora per un confronto sul futuro della professione e sui vari temi d’attualità.

“Accogliamo con piacere l’intenzione del ministero di risolvere l’annosa situazione legata alle elezioni dei commercialisti”, ha affermato Matteo De Lise, presidente dell’Ungdcec. “La nostra professione è dinamica e soggetta a una continua evoluzione, per questo è necessario renderla più attrattiva. L’attuale situazione preoccupa, auspichiamo un lavoro che venga svolto in sinergia e che porti in tempi stretti a un’inversione di marcia”. I web talk dell’Unione, sottolinea De Lise, vogliono servire “a dare un’interpretazione al momento che stanno vivendo i professionisti. L’Unione, insieme agli altri sindacati, intende fornire risposte ai problemi che attanagliano la categoria”.

Maria Pia Nucera (presidente dell’Associzione dottori commercialisti) ha rimarcato come “finalmente, in tema di elezioni, vediamo la luce dopo un anno difficile. Mi auguro che si possa procedere con celerità alle votazioni e anche che ci sia una svolta per l’intero sistema verticistico dei dottori commercialisti. Le quote di genere sono utili ma non sono le uniche cose che faranno sì che questa categoria dia il giusto ruolo alle donne. Si deve partire da una cultura di genere, e su questo c’è ancora tanto da fare”.

Per Marco Cuchel (presidente dell’Associzione Nazionale Commercialisti), un altro tema è il Dl Malattia per i professionisti: “Se il problema è l’articolo 7, che fa lievitare i costi dal momento che coinvolge oltre ai professionisti anche altre figure come i lavoratori autonomi e gli imprenditori, bisogna cercare di far chiarezza prima possibile. La riteniamo una battaglia centrale. Occorre quanto prima colmare un vuoto normativo ingiustificato in uno stato di diritto come il nostro”.

Andrea Ferrari (presidente dell’Associzione italiana dottori commercialisti), si è invece soffermato sulla crisi economica e di sistema dei commercialisti: “I dati parlano di una ripresa del Pil del 4 per cento, dopo una perdita del 9 per cento: vuol dire che non si va neanche in pareggio, è un’economia che fatica a risalire la china. E poi c’è il calo del 12 per cento di under 40 iscritti agli Ordini, è una fascia da intercettare o che rischiamo di perdere per sempre. È una battaglia a difesa di un modello economico e sociale”.

A margine, Francesco Cataldi (consigliere Ungdcec) ha espresso alcune riflessioni sulla riforma della giustizia tributaria: “La priorità – ha detto Cataldi – deve esse una giustizia tributaria che sia davvero giusta e che permetta al contribuente, parte debole del processo, di difendersi sempre. L’Unione condivide gli obiettivi principali della riforma, ma sarà necessario garantire al contribuente la possibilità di difendersi tutte le volte in cui l’onere probatorio ricada sullo stesso”.

Al webinar, moderato da Emanuele Serina (segretario nazionale dell’Ungdcec), ha partecipato anche Francesco Puccio, presidente Fondazione Centro Studi Ungdcec.

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Redazione

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