Napoli. Atitech, Gianni Lettieri istituisce un fondo per i propri dipendenti e le loro famiglie
Gianni Lettieri ha deciso di istituire un Fondo da 500.000 euro, destinato ai dipendenti di Atitech con almeno dieci anni di anzianità aziendale, che servirà a coprire i costi di avviamento per le attività professionali e imprenditoriali dei giovani, contribuirà al pagamento delle rette universitarie per gli eventuali studi fuori sede e sosterrà le spese mediche non coperte dagli istituti previdenziali e assicurativi.
Atitech, prima compagnia indipendente d’Europa nel settore delle manutenzioni aeronautiche, lancia una nuova iniziativa destinata a sostenere i lavoratori e le loro famiglie in tre specifici e delicati campi d’azione.
“In particolare – dice il presidente Gianni Lettieri – abbiamo voluto investire su una migliore copertura sanitaria del nostro personale e sull’avvenire lavorativo dei figli che resta il principale problema dei padri e delle madri della Campania e di tutto il Mezzogiorno”.
Nel dettaglio, il Fondo istituto dall’Atitech – che agisce con il principio del microcredito – servirà a coprire parte dei costi di avviamento per le attività professionali e imprenditoriali dei giovani, contribuirà al pagamento delle delle spese per sostenere i ragazzi che vogliono studiare fuori sede e all’estero e sosterrà eventuali spese mediche non coperte dagli istituti previdenziali e assicurativi. “Ogni singolo finanziamento – spiega Lettieri – potrà avere un importo massimo di 30.000 euro rimborsabili fino a 100 rate mensili a un tasso fisso annuo dell’1,5 per cento”.
Il lavoratore che vorrà cogliere l’opportunità dovrà compilare un semplice modulo da inviare all’azienda. Una commissione composta dal direttore finanziario, dal direttore generale da quello dei servizi di manutenzione e del personale valuterà la compatibilità della richiesta che, se approvata, sarà sottoposta all’autorizzazione finale di Lettieri. “Aiutare i giovani a mettersi in proprio, ad avviare una nuova attività facendo leva sulle proprie capacità, è il modo migliore per sottrarre il Mezzogiorno alla pratica della ricerca del posto fisso – commenta il presidente di Atitech -. Anche in questo modo si colma la distanza che continua a separarci dal nord e dall’ Europa”.