Sede Museo Asprinio, 5Stelle Cesa ribatte: “Dall’Amministrazione Guida solo passerelle”

“Ancora una volta si utilizza una pagina istituzionale per passarelle, pubblicizzare o rispondere a critiche politiche. Prima di tutto sappiamo bene che in Italia si produce dell’ottimo vino e in tutte le regioni. È questa una peculiarità, pressoché unica e in ognuna delle regioni vengono coltivati, da lungo tempo, molti importanti vitigni. Queste coltivazioni sono però curate da fiorenti aziende che forniscono lavoro, grandi quantità di vino, utili, ricchezza e creano rapporti commerciali tra territori. Negli ultimi anni l’amministrazione Guida e i suoi compagni di viaggio, unitamente a qualche buon “speculatore”, stanno facendo solo passerelle nel parlare di vino”. Così, in una nota, il meetup Cesa 5 stelle risponde al Consigliere comunale delegato Nicola Autiero.

“Si discute di vino, di zone di sviluppo, della zona arena con un lodevole intento a valorizzare e riscoprire il nostro territorio ma, prima di stanziare fondi per l’istituzione di un museo non sarebbe stato più giusto investire per valorizzare il territorio con cantine sociali, investendo su cooperative di produzione e consumo dando così un concreto aiuto ai nostri contadini per sviluppare una manodopera ed evitare così le speculazioni? Perché non vengono forniti i dati sul sito del Comune dei produttori di vino, dei terreni coltivati, sulle quantità di uva prodotte visto che qualche anno fa sono state disboscate, nella totale “indifferenza” proprie alcune viti all’ingresso di Cesa? Un museo “temporaneo” in una struttura inadatta ad ospitare un museo e per di più inopportuna perché la titolare del bene immobile è una parente della ex consigliere comunale del partito democratico anche candidata alle ultime elezioni amministrative del settembre 2020. Il tutto appare una scelta non in linea con un efficiente impegno dei fondi pubblici. In conclusione, considerato che la nota stampa ci pone delle domande noi rispondiamo che siamo sicuramente favorevoli al museo ma sarebbe stato bello coinvolgere tutti i proprietari delle grotte attraverso una reale partecipazione istituendo si un museo ma con sede in una delle grotti presenti sul territorio. Dando così più luce e forza ai nostri valori e al nostro territorio. All’ultima domanda poi rispondiamo dicendo cosa facciamo e cosa siamo: cittadini con diritto e dovere di criticare per proporre idee nuove per il bene comune senza capi né padroni. Noi siamo stati sempre dalla stessa parte: quella della verità”.

Redazione

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