Tangentopoli nel Comune di Torre Annunziata, arrestato l’ex vicesindaco Luigi Ammendola
Nella mattinata odierna, il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su conforme richiesta della Procura della Repubblica oplontina – ha proceduto all’arresto di Luigi Ammendola, del Pd, Maresciallo della Guardia di Finanza in servizio presso la Compagnia di Torre del Greco, gravemente indiziato del reato di “induzione indebita” previsto dall’art. 319-quater c.p., commesso nella sua veste di vice-sindaco ed assessore ai lavori pubblici del Comune di Torre Annunziata.
La suddetta ordinanza cautelare si inquadra in una più ampia indagine che il 28 dicembre 2020 aveva già portato all’arresto, nella flagranza del medesimo reato, dell’ing. Nunzio Ariano, già dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Torre Annunziata, per aver ricevuto indebitamente, dall’imprenditore partenopeo Supino Vincenzo, titolare della ditta edile Supino Group S.r.l., una tangente di 10.000 euro in contanti per l’affidamento diretto dei lavori di adeguamento delle scuole del suddetto Comune alle norme anti covid-19, e che in data 1 aprile 2021 aveva portato all’emissione di un’altra ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’Ariano per analogo reato relativo all’indebita percezione, da parte di quest’ultimo, di ulteriori somme di denaro erogate dal medesimo imprenditore per lo stesso appalto.
Le indagini espletate dalla stessa Guardia di Finanza e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata hanno consentito di accertare il coinvolgimento, a pieno titolo, dell’ex vice-sindaco del Comune di Torre Annunziata nelle dazioni indebite delle somme di denaro erogate dall’imprenditore Supino all’ex Dirigente dell’UTC del medesimo Comune, Ing. Nunzio Ariano, e di indentificare nell’odierno arrestato la “parte politica”, evocata dal suddetto imprenditore, alla quale era destinata la metà della predetta “tangente”, che era stata concordata per l’affidamento diretto alla Supino Group S.r.l., con la procedura di somma urgenza, dell’appalto suindicato e che, in data 28 dicembre 2020, era stata consegnata da detto imprenditore al dirigente tecnico comunale già suddivisa in due “mazzette” del medesimo importo.
L’accusa formulata nei confronti dell’ex vice sindaco di Torre Annunziata è di avere indotto, in concorso con l’ing. Ariano, il suddetto imprenditore a consegnargli indebitamente la somma di 20.000 euro in contanti, materialmente erogata all’Ariano, e a promettergli altrettanto indebitamente un ulteriore somma di denaro di 20.000 euro a fronte dell’affidamento dei predetti lavori alla ditta del Supino.
La Guardia di Finanza ha eseguito altresì un decreto di perquisizione sia nell’abitazione che nell’ufficio della persona arrestata.
Contestualmente la Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno, emessa, per il medesimo reato, ai sensi del D.Lgs. 231/2001 sulla responsabilità degli enti dipendente da reato, dal Giudice per le Indagini Preliminari di Torre Annunziata su conforme richiesta della Procura della Repubblica oplontina, nei confronti della società Supino Group S.r.l., che ha beneficiato dell’indebita dazione del Supino all’Ariano.
Tale provvedimento d’interdizione nei confronti della società riconducibile all’imprenditore Supino Vincenzo è stato adottato in considerazione del concreto pericolo che detta società possa beneficiare di altri analoghi episodi illeciti commessi a suo vantaggio, tenuto conto del fatto che la stessa contratta abitualmente con numerosi enti pubblici ubicati su tutto il territorio nazionale.
Le indagini, infatti, hanno permesso di accertare che, per effetto del pagamento della richiamata “tangente”, la Supino Group S.r.l. ha ottenuto indebitamente, dal Comune di Torre Annunziata, l’affidamento diretto dei lavori nelle scuole oplontine, venendo così favorita rispetto ad altri potenziali concorrenti e ottenendo un vantaggio patrimoniale di rilevante entità rispetto al suo volume d’affari.
Al termine delle formalità di rito, l’odierno arrestato sarà associato alla Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.