Vaccino, De Luca: “Vietati AstraZeneca e J&J sotto i 60 anni”. Il vandecum della Regione Campania

“Ci auguriamo che le vicende degli ultimi giorni convincano tutti della necessità di porre fine al caos comunicativo e informativo sui vaccini. È indispensabile parlare con una voce sola. Cessino le comunicazioni quotidiane del commissario Covid, che va ricondotto a una silenziosa funzione tecnico-logistica. Cessino le esternazioni di esponenti di diversi organismi nazionali. Si affidi la comunicazione medico scientifica al solo Ministero della Salute, nella persona del Direttore generale della prevenzione, così come avvenuto per la nostra richiesta di chiarimenti. E così come avviene in ogni paese civile”. Così il governatore De Luca sulla questione vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson.

“Nel merito della risposta ministeriale osserviamo che: a) non è detto in modo esplicito cosa si fa in caso di terza dose per chi ha ricevuto due vaccini diversi; b) lo studio inglese richiamato è relativo a una platea estremamente ridotta per la fascia di età sotto i 50 anni, ed è pertanto non definitivo, sulla base dei dati a oggi disponibili. Ciò detto, prendiamo atto del pronunciamento e della conseguente assunzione di responsabilità, del Ministero della Salute. Pertanto la campagna vaccinale in Campania si svolgerà secondo le seguenti modalità: 1) ai nuovi vaccinati non sarà somministrato Astrazeneca al di sotto dei 60 anni; 2) rispetto al vaccino Johnson & Johnson la posizione del Ministero non è definita in modo chiaro e vincolante. Pertanto tale vaccino non sarà somministrato sotto i 60 anni; 3) prosegue la vaccinazione di massa con Pfizer e Moderna; 4) a chi ha fatto la prima dose di Astrazeneca si dovrà somministrare la seconda dose Astrazeneca solo sopra i 60 anni; 5) sotto i 60 anni si dovrà fare il richiamo solo con vaccini Pfizer o Moderna”.

“In conclusione, dovendo vaccinare la popolazione più giovane d’Italia, la Campania richiede per l’ennesima volta, e sollecita, la fornitura aggiuntiva di vaccini Pfizer e Moderna, anche in relazione alla popolazione studentesca da vaccinare. Su questa base, ci si dovrà impegnare a completare quanto prima possibile la campagna di vaccinazione e immunizzazione di tutta la nostra popolazione, anche a fronte del diffondersi di nuove varianti Covid”.

Le indicazioni inviate dal Ministero della Salute in risposta ai chiarimenti richiesti dall’Unità di Crisi sul piano vaccinale: leggi qui.

Redazione

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