(VIDEO) Comunali Napoli. Maresca: “Vergognarmi di Salvini? PD ci governa. Mai parlato male dei simboli”

“A me non interessa parlare dei simboli, questo lo si deciderà insieme, probabilmente, quando si sarà deciso tutto il resto, quando avremo trovato le convergenze sui programmi e sulla squadra. Ma oggi non è un mio problema”. Lo dice Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli, interpellato dai cronisti in merito al dibattito in corso sui partiti che potrebbero sostenerlo nella corsa per palazzo San Giacomo. Non è ancora chiaro, infatti, se Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia appoggeranno Maresca e se i simboli dei partiti saranno presenti nelle liste elettorali presentate dal magistrato. 

Maresca ribadisce di essere interessato, al momento, a ragionare “di programmi e progetti, delle cose che vuole la gente”. Il candidato ricorda che sulla questione simboli è in corso un ragionamento dei leader di centrodestra “al tavolo nazionale, ma penso che si debba primo di tutto scegliere se venire a confrontarsi sui programmi e sul progetto del gruppo civico che rappresento. Parlare oggi dei simboli mi sembra un modello non corretto. Parliamo di programmi – insiste il magistrato – poi ci sarà eventualmente anche il momento in cui parlare di simboli. L’importante è che al centro ci sia la proiezione naturalmente e autenticamente civica del nostro progetto. Napoli e i napoletani devono essere al centro”.

“Io ho una storia di impegno civico e questa storia non si può cancellare. Il mio essere civico non è solo a chiacchiare, è un profondo impegno radicato nel tempo. Con questa proiezione io ho iniziato a fare questa operazione di ascolto, ad andare in giro per la città. Ma devo aggiungere che io sono in questo momento un magistrato in aspettativa, un funzionario dello Stato del settore giustizia che quando si immette in ruolo fa un giuramento sulla Costituzione. La Costituzione, all’articolo 49, prevede i partiti come organi di disciplina della democrazia. Io, che sono sotto giuramento della Costituzione, non potrei mai dire qualcosa di diverso”.

“Non troverete mai nessuna mia dichiarazione ufficiale – osserva – in cui parlo male o posso aver parlato male dei partiti che rispetto profondamente e che invito come sempre ho fatto a venire a collaborare al progetto Napoli, partendo da un modello diverso da quello che ha scelto di adottare la sinistra, cioè Pd, Movimento 5 Stelle e Leu che hanno scelto da Roma. Il mio modello – insiste il magistrato – è diverso: parte dei quartieri e si proietta a chiedere il contributo dei partiti. Io spero che tutti vogliano sedersi al tavolo però ragionando con questa prospettiva. Credo che il nostro sia il metodo giusto”. “Ci sono persone di diversa estrazione che si sono avvicinate al progetto. Credo – sottolinea Maresca – che le ideologie in questo momento si debbono mettere da parte: I problemi di Napoli non hanno una ideologia precisa ma va trovata solo la soluzione migliore che non è gialla, verde, rossa o blu, non dipende dal colore, è una soluzione di buonsenso, capacità operative, competenze e professionalità”.

“Vergognarsi non credo sia un termine da usare in politica. Chiedetelo al Pd, che governa con questi partiti, qual è l’atteggiamento da tenere. Mi sembra che ora ci sia un governo nazionale con tutti i partiti o quasi nella stessa coalizione, quindi non è un problema mio. “Io – aggiunge Maresca – non mi vergogno, non mi sono vergognato quasi di nulla nella mia vita”. Così Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli, replica alle dichiarazioni rilasciate dal segretario metropolitano del Pd Marco Sarracino che ha chiesto al magistrato se prova “vergogna” per Matteo Salvini e il simbolo della Lega.

Redazione

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