(VIDEO) Comuni, Anci Veneto: “piccoli senza fondi rigenerazione, beffa per 503 enti”

Parte dai sindaci del Veneto, la richiesta al Governo di consentire anche ai Comuni sotto i 15.000 abitanti di accedere ai fondi di rigenerazione urbana. A presentarla, oggi nella sede della Provincia di Padova, il presidente Anci Veneto Mario Conte, le vice Maria Rosa Pavanello e Elisa Venturini, il presidente della consulta politiche abitative, urbanistica e lavori pubblici di Anci Veneto Massimo Cavazzana, e il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui, davanti ad una platea di primi cittadini del territorio.

“Chiediamo fermamente che tutti i sindaci abbiano le stesse opportunità e possano lavorare nelle stesse condizioni”, afferma Conte evidenziando che i Comuni veneti sono tutti “virtuosi” e che “qui i dissesti finanziari nemmeno sappiamo cosa sono”. Secondo il presidente Anci Veneto, che è anche sindaco di Treviso, “non si capisce la ratio” che sta dietro la decisione, presa peraltro da un Governo precedente a questo, di escludere i Comuni sotto i 15.000 abitanti dai fondi.

“La nostra non è una protesta ma una richiesta, vogliamo essere propositivi”, spiega Conte che non risparmia tuttavia una frecciata ai Comuni “di altre parti d’Italia” che riceveranno risorse del Recovery fund che “saranno usate per arginare falle che niente hanno a che vedere con la progettazione del futuro e con la pandemia”. Il primo interlocutore di Anci Veneto in questa partita è il presidente nazionale Antonio Decaro, continua Conte. “Abbiamo contatti costanti, ora attendiamo di capire quali saranno gli sviluppi ma è ovvio che non ci fermeremo di fronte a una non risposta… Continueremo ad insistere e siamo pronti ad azioni più evidenti di una conferenza stampa”. Intanto, Anci ha inviato ai sindaci veneti il testo di una delibera che che impegna sindaco e giunta comunale a farsi parte attiva affinché il Governo estenda a tutti i Comuni la possibilità di ottenere contributi per finanziare interventi di rigenerazione urbana e non escluda i Comuni sotto i 15.000 abitanti dai fondi da assegnare nel Pnrr, chiedendo a tutti i Consigli comunali di approvarla. In concreto, sono 503 su 563 i Comuni veneti che non possono accedere ai fondi (89,3%), ovvero 59 su 61 in provincia di Belluno, 91 su 102 in provincia di Padova, 48 su 50 in provincia di Rovigo, 83 su 94 in provincia di Treviso, 30 su 44 in provincia di Venezia, 87 su 98 in provincia di Verona, 106 su 114 in provincia di Vicenza. Eppure sono spesso proprio i Comuni più piccoli a soffrire di problemi come “lo spopolamento”, evidenzia Pavanello, chiarendo che “anche i Comuni piccoli sono in grado di programmare e utilizzare risorse con oculatezza”.

La logica “che riconosce solo Comuni grandi o dissestati a noi non va bene, si trovano risorse per i Comuni dissestati mentre c’è poca sensibilità per i Comuni piccoli anche se virtuosi”, aggiunge Venturini. A livello nazionale sono stati stanziati 8,5 miliardi per la rigenerazione urbana, il che vuol dire che ci sarebbero disponibili “114 euro a persona”. Invece la scelta del Governo è quella di “escludere il 42% della popolazione e il 70% del territorio”, conclude Cavazzana. “Va bene rigenerare le città, ma non vanno perse le comunità più piccole. Anche i piccoli Comuni hanno un cuore che batte”.

(Fat/ Dire)

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